IACOPO NATHAN
Cronaca

L’orologio del clima sulla facciata di Palazzo Vecchio

Domani apparirà un ’Climate Clock’ che conta il tempo mancante prima che le temperature della Terra aumentino oltre 1,5 gradi

di Iacopo Nathan

Un conteggio rapido, le lancette di un orologio che procedono incessanti verso la linea del non ritorno. Questa è la funzione dei Climate Clock, i grandi segnatempo che stanno spuntando in varie parti del mondo, che conteggiano il tempo che secondo i calcoli dell’Ipcc, il Gruppo Intergovernativo delle Nazioni Unite sul Clima, manca prima che le temperature della terra aumentino oltre i 1,5 gradi stabiliti come limite massimo dall’Accordo di Parigi. Un periodo che vuole sensibilizzare e motivare cittadini, imprese e Istituzioni del mondo a intraprendere gli interventi necessari a modificare i propri comportamenti in ottica più sostenibile. Per evitare il punto di non ritorno. E il tempo che manca non è certo tanto, anzi, visto che al momento si parla di sette anni e 269 giorni circa. Sono tante le città che stanno sposando il progetto dei Climate Clock, che nasce da un coordinamento con sede a New York, ma si sta espandendo in tutto il mondo, e anche Firenze sarà protagonista di questa grande denuncia. Domani, infatti, per la prima volta in Italia ci sarà una grande proiezione di uno di questi orologi del clima proprio su Palazzo Vecchio.

A Firenze il progetto è stato portato avanti da Global Shapers, che nel capoluogo toscano ha un hub. "Siamo molto felici di essere riusciti a portare questo progetto a Firenze - spiega Matteo Raddi, responsabile del Florence Hub di Global Shapers -. Sarà molto bello poter fare questa grande proiezione su palazzo Vecchio". "Proiettare un Climate Clock sulla facciata di Palazzo Vecchio – ha detto l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re – è un gesto ambizioso che punta a sensibilizzare la comunità fiorentina e non solo sull’urgenza del prendere provvedimenti affinché il cambiamento climatico non sia un processo irreversibile". La scelta è di puntare fortemente su Firenze, che possa diventare in futuro un centro del rilancio green. "Stiamo cercando dei partner per realizzare un secondo progetto, sempre basato sui Climate Clock – spiegano Filippo Casparis e Dario Mirossi, responsabili dell’iniziativa -. Stiamo parlando con il comune e i presidenti di quartieri per installare dei clock a forma di tabernacolo in città, uno per ogni quartiere. La nostra idea è di creare degli oggetti capaci di unire la modernità e lo sguardo verso il futuro dei climate clock con la tradizione artistica fiorentina, realizzando dei tabernacoli in legno".