
Lorenzo Baglioni
Firenze, 20 dicembre 2015 - Fra le tante persone, artisti, membri delle istituzioni, gente comune, che ha voluto salutare il grandissimo Riccardo Marasco, con frasi e piccoli pensieri di affetto, ce n'è uno, Lorenzo Baglioni, per il quale il cantastorie fiorentino, ha rappresentato un modello al quale ispirarsi nella propria vita professionale. Non a caso il video che lo lanciato sul web e non solo, quello sulle ragazze e i locali di Firenze, è liberamente ispirato a una famosa canzone dell'indimenticabile cantautore.
“Qualche mese fa – racconta Lorenzo - abbiamo tentato di attualizzare “La Lallera”, uno dei capolavori del Maestro Marasco, mettendo al posto delle vie o dei quartieri di un tempo, i locali di oggi; e la risposta della gente è stata la conferma di quanto lo stornello toscano sia tutt’oggi incredibilmente efficace e attuale”. Tuttavia se gli chiediamo quale sia la canzone di Marasco che ha fatto da “colonna sonora” alla sua vita, Lorenzo non ha dubbi nel rispondere: “La Teresina! Ho perso il conto delle volte in cui mi è capitato di intonarla: alle feste, sul palco, al mare, nelle serate fra amici; e ogni volta mi meravigliavo dell’incredibile potenza comica di quella canzone, così semplice, ma allo stesso tempo così geniale ed efficace: due accordi, ma un mare di risate assicurate”.
Così, non appena appresa la notizia della scomparsa del grande artista, Lorenzo, ha deciso di salutarlo nel modo a entrambi più congeniale. Ha infatti preso la sua chitarra e, immaginando un incontro in Paradiso fra il “poeta cantante” e altri tre grandi artisti fiorentini, Giotto, Leonardo e Dante, ha scritto, per lui, l'ultima strofa de La Teresina. Nei suoi occhi però stavolta, diversamente dagli altri video, si legge un velo di tristezza e le note malinconiche del finale sono il preludio a due parole semplici ma cariche di affetto, alle quali il comico fiorentino affida il suo addio a Marasco: “ciao maestro”.
“Sentivo che dovevo ringraziarlo in qualche modo – conclude Lorenzo - per tutto ciò che lui ha rappresentato per me. Riccardo Marasco è stato e rimarrà un maestro da ascoltare, da studiare, da cantare e ricantare per cercare di capire i meccanismi e i segreti della comicità nella canzone. E’ forse retorico dire che un artista come lui non si perderà mai, continuerà per sempre a farci ridere e cantare con le sue canzoni; ma per me è davvero così”.