L’ombra sarda su Firenze. Accordo Pd-M5S vicino?

Gli equilibri dell’isola potrebbero aprire le porte a un’alleanza dem-pentastellati

di Niccolò Gramigni

FIRENZE

Le Regionali in Sardegna – col testa a testa tra Paolo Truzzo del centrodestra e Alessandra Todde, rivale del centrosinistra targata Pd-M5s (erano ancora al fotofinish nel corso della notte, con differenze sottilissime) provocheranno sicuramente un dibattito acceso in tutta Italia, con riflessi anche su Firenze. Con Truzzo vittorioso, potrebbe ridimensionarsi anche nel capoluogo toscano la possibilità di creare un asse tra Pd e M5s in vista delle comunali di giugno. Senza il successo di Todde, è evidente che per Elly Schlein e Giuseppe Conte – i quali sono andati insieme in Sardegna per seguire le ultime battute dello spoglio elettorale – la strada di un eventuale accordo a Firenze diventa ancor più in salita. Viceversa tutto cambia.

Oltre al voto in Sardegna è comunque da sottolineare che una parte del M5s continua a volere l’accordo e l’intesa non sembra dispiacere a gran parte di Sinistra Italiana anche perché con i 5 Stelle in coalizione, automaticamente si sfilerebbe Matteo Renzi e Iv.

Da parte del Pd fiorentino la linea è sempre quella che vede al centro i programmi. Il segretario Dem Andrea Ceccarelli nei giorni scorsi ha dichiarato che "le elezioni amministrative sono per definizione legate ai territori e ai programmi che vengono pensati per questi specifici territori", ripetendo che "contano i programmi e le idee su aspetti chiave per la città". Un concetto più volte richiamato anche dalla candidata Sara Funaro.

Nel Movimento 5 Stelle, invece, in molti preferiscono attendere qualche ora prima di fare un commento che possa avere riflessi su Firenze. Il capogruppo dei pentastellati a Palazzo Vecchio Roberto De Blasi esce comunque allo scoperto dichiarando che "quando si realizza un vero processo di discontinuità reale con progetti e programmi condivisi le destre possono essere battute. Sono molto fiducioso anche se ancora lo scrutinio non è definitivo, auspico la prima grande vittoria regionale del Movimento 5 Stelle. L’alternativa dei contenuti può e deve battere la destra. Sono molto legato alla Sardegna, mia terra d’origine, e anche per questo sento di esprimere il desiderio di rinascita".

Ma quindi cosa accadrà a Firenze? Il dibattito è in corso e non si deve dare niente per scontato, anche a proposito dei rapporti tra Pd e Iv. Ad oggi segnali di riavvicinamento non ci sono, ma con Renzi tutto può succedere. Nel frattempo continuano a guardare con interesse le mosse di Pd, Iv e M5S anche Tomaso Montanari, con la sua associazione ’11 Agosto’, e Cecilia Del Re, con la sua Firenze Democratica che domenica, dal Tuscany Hall, ha fatto intendere che con i Democratici il discorso è chiuso.