Nardella contro Sgarbi: "Disponibile a parlarne ma la loggia di Isozaki va realizzata"

Il sindaco ha sentito il sottosegretario e l’ha invitato a Firenze: "Sono convinto che lasciare un cantiere in quelle condizioni sia un errore. Non portare in fondo un concorso internazionale fa perdere credibilità"

Nardella e Sgarbi insieme nel maggio scorso per la Pace del Canova in gesso

Nardella e Sgarbi insieme nel maggio scorso per la Pace del Canova in gesso

Firenze, 3 novembre 2022 - Isozaki, un progetto da futuro anteriore. I progetti in Italia vanno talmente a rilento da rendere vecchie strutture all’avanguardia mai realizzate: un capolavoro del nostro Paese. Vecchi prima di nascere. Per questo il sindaco Dario Nardella ora vuol spingere sull’acceleratore.

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha sempre avversato la realizzazione della contestatissima loggia, disegnata da Arata Isozaki. Ora che è sottosegretario alla Cultura continua a bocciarla e vorrebbe cancellarla per sempre. Ma il sindaco Nardella alza la mano. Risponde subito a Sgarbi. "Resto dell’idea che un’opera come l’uscita dei Grandi Uffizi selezionata da un concorso internazionale debba essere realizzata, è anche un fatto di serietà e di credibilità di un Paese – dice alla trasmissione di Toscana Tv ‘Telegram’ – Se si lancia un grande concorso internazionale lo si deve portare fino in fondo, altrimenti non saremmo più credibili".

Isozaki è risultato vincitore nel marzo 1999, con Andrea Maffei, del concorso internazionale di progettazione bandito nel 1998 e mirato, oltre all’ampliamento dello spazio espositivo, alla realizzazione di una nuova uscita per il museo. Un quarto di secolo dopo siamo ancora a parlarne. Ai discorsi. Mentre il completamento del progetto era previsto, udite udite, per il 2003.

"Conosco molto bene Sgarbi, abbiamo un rapporto di collaborazione da anni, ci siamo già sentiti e l’ho invitato a Firenze per vederci e discutere di questi diversi punti di vista", aggiunge il sindaco. Che determinato a portare avanti il progetto era anche nel 2016: quando si pose lo stesso problema, dar seguito al risultato di un concorso internazionale. E dare dignità a via dei Castellani.

Isozaki, più volte, ha dichiarato la sua disponibilità a rivedere il progetto, anche a modificarlo, pur facendo presente con un certo rammarico di non essere più stato contattato dagli inquilini del palazzo comunale che in questi anni si sono succeduti.

Il progetto, una grande loggia in acciaio e pietra, è stato concepito per fare eco alla Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria. Il tempo passa mentre le gru ferme come scheletri, ci costano duemila euro al giorno ciascuna solo di affitto. E ormai fanno parte dello skyline di Firenze.

Era agosto 2020 quando Nardella gridò alla vittoria. "La loggia Isozaki sarà finanziata e realizzata". Il ministro Dario Franceschini aveva dato l’ok. Poi? Di ministri ne sono passati tanti, compreso Sandro Bondi, il governo nel 2009 aveva il colore di quello di adesso: disse che era stato fatto un pasticcio cui si doveva rimediare. "Aperti a discutere con Sgarbi. Credo che lasciare un cantiere così sia un errore però parliamone", dice Nardella. Che incontrerà il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per fare il punto di tutti i progetti in ponte per Firenze. Forte di un rapporto che sarà privo di pregiudizi ideologici e di un’opposizione che non avrebbe senso per il bene della città.

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