"Fermiamo l'esecuzione di Lisa Montgomery". Appello delle associazioni

"La morte non è mai anonima. Non giriamo pagina"

Lisa Montgomery (Ansa)

Lisa Montgomery (Ansa)

Firenze, 11 gennaio 2021 - No, non si può assistere alla morte come a uno spettacolo e poi girare pagina. La morte non è anonima. Colpisce persone precise. Bisogna piangere allora i morti – tutti - nella follia di Capitol Hill, comunque, da Ashli a Kevin a Benjamin a Roseanne all'agente Brian Sicknick. E non si deve dimenticare chi è stato ucciso in questi anni per il colore della pelle. Tutto si lega anche se sembra lontano. Non possiamo assistere, a maggior motivo, alla pena di morte di Lisa Montgomery, donna con grave infermità mentale, la cui esecuzione è prevista il 12 gennaio, dopo che sono state riaperte le esecuzioni federali negli Usa. Molte associazioni, dalla Comunità di Sant'Egidio ad Amnesty alla Fondazione Barnabei, sono scese in campo per chiedere di salvarle la vita attraverso appelli indirizzati alle autorità. Tutti possono firmare accedendo ai siti web delle associazioni.

Sono infatti le ultime ore per firmare l'appello per salvare la vita di Lisa, che ha 53 anni, attualmente l'unica condannata a morte a livello federale negli Stati Uniti. La sua esecuzione è stata fissata per il 12 gennaio nel penitenziario federale di Terre Haute in Indiana. La donna, condannata per un atroce delitto compiuto più di 16 anni fa, ha sempre sofferto di mai risolti disturbi mentali e di ripetuti abusi sessuali in ambito familiare, sin dall’infanzia. Cresce la mobilitazione nel mondo per fermare l'esecuzione, nella convinzione che non esiste giustizia senza la vita.Una veglia di preghiera on line è promossa dal Catholic Mobilizing Network il 12 gennaio alle 20 (ora italiana), trasmessa su Facebook (vedi https://catholicsmobilizing.org/ e https://www.facebook.com/santegidio.org).

Michele Brancale 

 

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