Il Poc va in Regione per le ultime verifiche ambientali, prima dell’adozione definitiva. Giovedì il consiglio comunale ha approvato a maggioranza le controdeduzioni elaborate dai tecnici per rispondere alle 112 osservazioni presentate dai cittadini al nuovo piano operativo comunale, lo strumento urbanistico, che disegnerà il volto del territorio dei prossimi anni. "Le osservazioni vertevano su una serie di aspetti. Sintetizzando: alcune - spiega l’assessore Iacopo Zetti- era su questioni strettamente private e quindi non significative per l’impianto complessivo; altre invece sollecitavano correzioni sulla classificazioni degli edifici e sono state valutate caso per caso. In generale sono state accolte le osservazioni su semplificazioni e migliorie normative".
E’ il caso dei pannelli fotovoltaici, che adesso hanno limiti solo derivanti dalla normativa paesaggistica e sostanzialmente nessuno di tipo urbanistico. Sulle operazioni edilizie più consistenti, viene affermato il principio che l’intervento che oltre che benefici per chi opera debba avere anche un vantaggio per la collettività, sia in termini di servizi (per esempio la quota di servizi sanitari con la ristrutturazione di villa Tartaro) che di accesso alla residenza, con le quote di edilizia sociale, che di equilibri ambientali.
Il nuovo piano urbanistico infatti mette al centro la conservazione e valorizzazione del territorio, incentivando il riuso del patrimonio edificato e confermando il bassissimo consumo di suolo, con l’unica eccezione di un piccolo incremento dei posti di parcheggio a Borgunto. Confermata infine l’ attenzione per l’integrazione delle attività rurali, ritenute "vere gestrici degli equilibri ambientali e paesaggistici con la struttura urbana e la sostenibilità economica".
Daniela Giovannetti