
Clima rovente in consiglio. La maggioranza non ricuce.
Non si placano gli animi politici a Figline e Incisa. Anche l’assessore regionale Serena Spinelli (in foto), dopo il suo partito Pd metropolitano, critica le parole di Silvio Pittori, già candidato sindaco per il centrodestra. L’attuale capogruppo di Alleanza Civica aveva invitato su un post sui social a "liberarsi dal Pd di Incisa" e "creare, su punti programmatici, una convergenza di chi abbia a cuore il bene della comunità". Per Spinelli "è una caduta di stile, un linguaggio da regime che appartiene a un passato buio. Figline e Incisa è una comunità che ha rispetto delle istituzioni, delle differenze e del confronto aperto".
Replica Pittori: "Il vero regime è di chi governa da oltre 80 anni, monopolio che somiglia a un’egemonia consolidata ben lontana da qualunque forma di democrazia. Se esprimere opinioni critiche e chiedere trasparenza è "linguaggio da regime", mi chiedo quale sia la definizione di confronto democratico secondo l’assessore". Clima rovente anche in consiglio comunale, con crisi della maggioranza ancora aperta. Nella seduta consiliare di lunedì, erano assenti tutti i consiglieri Pd salvo Rachele Ermini. Si è svolta perché il numero legale è stato mantenuto da opposizione e Psi.
Per Enrico Buoncompagni (Fare Ora) "una maggioranza che non partecipa al confronto ed al dibattito del consiglio dimostra la consapevolezza della propria debolezza ed il disinteresse verso i temi della nostra comunità". Per Umberto Ciucchi (Psi), il comportamento dei consiglieri Pd "è una grave mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, dei cittadini e dell’opposizione. Tra l’altro dopo che da due mesi la crisi di maggioranza non viene neanche affrontata, mostrando con una leggerezza disarmante".
Manuela Plastina