Autonomia e ambiente, la lista Libera Toscana cerca firme

Si contrappone alle forze tradizionali e punta ad aggregare i comitati di protesta. Con l'obiettivo di presentarsi alle Regionali

La scheda di una precedente tornata elettorale in Toscana

La scheda di una precedente tornata elettorale in Toscana

Firenze 25 gennaio 2020 - Si chiama "Libera Toscana del Buon Vivere" la lista civica che punta a presentarsi alle elezioni regionali e si autodefinisce "unica opzione seria lontana dai partiti di centrodestra, di centrosinistra e del M5s (ormai fuori dai giochi)". Eros Tetti, figura nota nell'ambientalismo della Toscana nord occidentale ne è il candidato alla presidenza. La "macchina" è pronta per raccogliere le firme necessarie per la presentazione della lista. 

Il programma  è  la contrapposizione "al centralismo globalizzante nella pubblica amministrazione, nell'economia, nella sanità, scuola e servizi, nelle grandi opere, praticato da tutte le forze politiche" proponendo "una prospettiva radicalmente opposta di decentramento, autonomia e autogoverno dei territori e delle comunità, di costruzione di servizi, economie ed amministrazione a 'misura d'uomo'.   "Attorno al progetto si stanno aggregando intellettuali, competenze professionali e realtà che puntano a riportare la democrazia e il potere ai territori della Toscana, mettendo al primo posto ambiente, salute e lavoro - spiega  Tetti in un comunicato - Siamo l'unica lista veramente libera, autonoma e indipendente che non deve attendere le elezioni emiliane per dire ciò che pensa".

Eros Tetti, candidato presidente
Eros Tetti, candidato presidente

La critica al presente è l'aver "distrutto i nostri ambienti e smantellato i nostri servizi principali" compromettendo "migliaia di posti di lavoro nella regione creando economie che confliggono con la reale vocazione economica della Toscana". La lista in via di formazione invece si rivolge "a intellettuali, esponenti dei comitati di tutte le vertenze toscane, gruppi di difesa dell'ambiente e della salute, movimenti rurali e contadini,  culture per gli animali, comitati paesani e di quartiere, fino al Comitato Libertà Toscana, al mondo della decrescita e alle realtà che si sono ribellate allo smantellamento della sanità toscana". Lo scopo finale è promuovere "l'autogoverno" e ritrovare "il Buon Vivere Toscano".

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