"Interrogando l’intelligenza artificiale esce fuori che sono stato giudice della Corte Costituzionale. Ma non è vero" racconta Gherardo Colombo, ex magistrato, giurista, saggista e scrittore ospite del ’Festival Luce! 2024’ interagendo con i ragazzi presenti nel Salone dei Cinquecento. "Da questo errore della IA cosa emerge? Che l’IA può aiutarci a incrementare la nostra conoscenza ma va stimolata, non bisogna fidarsi subito" continua l’ex magistrato illustrando il legame tra IA, libertà e diritti. "L’Intelligenza Artificiale può influenzarci nel formare le nostre opinioni, per cui occorre essere attrezzati per non cadere nei tranelli" aggiunge Colombo coinvolgendo gli studenti nel suo intervento durante il quale che "occorre sempre avere il pallino in mano". Ovvero "bisogna sempre essere padroni delle nostre scelte e per farlo bisogna saper esercitare i nostri diritti" sostiene il giurista soffermandosi proprio su quest’ultimo aspetto. "Se i diritti non sono per tutti allora si creano scale e queste portano alle guerre" aggiunge Colombo mandando poi un augurio ai più giovani: "Il vostro futuro dipende molto da voi: vi augori di essere capaci di modellarlo in modo da vivere in autonomia".
E i più giovani sono quelli più ottimisti davanti all’IA ma al tempo stesso "non sono ciechi davanti alle criticità" dice Valerio Mammone, direttore di ScuolaZoo, la community digitale seguita da oltre 6 milioni di giovani. "Davanti a ogni nuova tecnologia, la società si divide tra chi la vede come un pericolo e chi la esalta come una soluzione. Credo sia importante trovare una posizione equilibrata. Ha sicuramente delle potenzialità, ma il suo impiego nella scuola dipenderà da diversi fattori" ricorda. Secondo un recente sondaggio, che ha coinvolto gli studenti, "uno su due è ottimista nei confronti dell’IA. Ma questa porta con sé una serie di problematiche dall’hacking alla protezione dei dati, dall’appiattimento del pensiero critico e un deterioramento delle relazioni intepersonali" dice Mammone ricordando che per evitare – o comunque limitare – le criticità dell’IA "serve una regolamentazione a monte, non bisogna aspettare le conseguenze come è successo per i social".
Rischi e potenzialità dell’IA sono stati al centro dell’intervento di Enrico Galliano, scrittore e professore ’interrogato’ da Piero Fachin, condirettore di QN. "La tecnologia non deve essere usata per cercare le risposte bensì per migliorare il modo di porre domande" dice il professore che è appena tornato in libreria con ’Una vita non basta’ (Garzanti), romanzo che racconta il mondo degli adolescenti, ma parla in modo trasversale a tutti, ricordandoci quanto la vita sia piena di possibilità e vada vissuta a pieno.