Benedetta
Baldi*
Down! Get down!’ Giù! Buttati giù! È così che venivano incoraggiate le vittime delle Twin Towers per tentare di sfuggire alla morte quel maledetto 11 settembre 2001. Giorni fa le immagini di uomini in fuga dall’Afghanistan che si aggrappano al carrello dell’aereo. E cadono nel vuoto. Un altro tragico volo che collega due eventi e che ci ricorda quanto sia problematico esportare i valori occidentali e la nozione stessa di democrazia, intesa come l’affermarsi dei diritti civili e di libertà delle persone, e ci fa capire che essa è fiorita in Europa e in America non per caso ma attraverso un processo culturale difficile, violentemente osteggiato in guerre, genocidi e pulizie etniche. Il ‘secolo breve’ ha pagato un duro scotto alla democrazia. Domani inizierò i miei corsi all’Università. Mi troverò davanti a tanti ragazzi che non erano nati quell’11 settembre quando le tv di tutto il mondo diffusero quelle immagini che hanno segnato uno spartiacque della storia, uno di quei pochi passaggi senza ritorno. Oggi, una delle sue conseguenze sono le calciatrici di Herat in fuga da un mondo che le ha tradite, nel quale la dialettica tra principi teocratici e diritti della persona è irrisolta. Nello stesso tempo, pensavo al ruolo dei mass media nel disseminare la realtà, la verità dei fatti. Grazie a loro immagini e idee della società occidentale sono arrivate in mondi diversi infiltrandosi nelle loro strutture e logorandole, dai fatti del 1989 alla questione femminile in alcuni paesi - compreso l’Afghanistan - dove le donne hanno saputo, certamente, guardare più lontano. D’altra parte, è proprio lo sviluppo dei media digitali, l’infinita libertà che sembrano consegnare al singolo, che può confondere i valori della democrazia e della cittadinanza a favore di non-verità, sfruttando il potere enorme di questi mezzi di rappresentarericostruire la realtà e il mondo. Per chi come me si occupa di comunicazione i simboli sono importanti.
Al posto delle Torri Gemelle ci sono oggi due enormi vasche. Presenza e assenza.
*Presidente dei Corsi
di Laurea in Comunicazione Università di Firenze
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