EMANUELE BALDI
Cronaca

Le idee green di Saccardi: "Via i furgoni dal centro e subito soldi per le case. Troppi anni di sciatterie"

La candidata di Italia Viva punta al ballottaggio: "C’è il 40% di indecisi". Sicurezza: "Tavolo vigili e forze dell’ordine e telecamere più sofisticate". Sociale: "Non solo assistenza ma piano inclusione nel mondo del lavoro".

"Ma, per dire, anche in via del Leone. Sul marciapiede c’è un cartello da una vita: ’Pedoni sul lato opposto’. Uno va di là e c’è un cantiere. Ma è roba da...". "Saccardi, si parlava di affitti". "Sì, ma quando ci ripenso...".

Quintessenza del ’pane al pane, vino al vino’, Stefania Saccardi, in corsa con Italia Viva e pure Libdem e socialisti, è fatta così. Un serafico motore diesel, refrattario alle scalette di un’intervista, perché ha i cilindri impostati sul dialogo. Zero slogan.

Saccardi, ancora convinta di poter arrivare al ballottaggio?

"C’è ancora il 40% di indecisi".

Sì, ma quando si decidono? Mancano cinque giorni.

"Beh c’è chi sceglie un attimo prima di entrare in cabina".

Le proiezioni dicono che su 298mila aventi diritto, 198mila voteranno. Sempre così. Ma che gli avete fatto a questi centomila fiorentini che vanno sempre al mare?

"Ripeto: la cosa più importante è andare a votare, questo è il primo appello che faccio, prima ancora di chiedere il voto per me".

Funaro non ama essere collegata a Nardella, a lei invece non disturba essere definita la ’renzianissima’.

"Io non ho nulla da nascondere. Ho la mia autonomia. E poi perché dovrei smarcarmi dall’ultimo premier che ha fatto tanto per diritti civili e sociale?".

Il pane di Firenze: il sistema è sfilacciato ma regge. Lei come lo rafforzerebbe?

"Inclusione. Vorrei in Comune un soggetto terzo con competenze di avviamento al lavoro da portare avanti con la Regione. Va colmato il gap tra forza lavoro che manca e chi può garantirla. Altrimenti si va avanti sulla strada dell’assistenzialismo come hanno fatto i 5 Stelle".

Sicurezza. Se lei diventa sindaco cosa fa per prima cosa?

"Convoco un tavolo con tutte le forze dell’ordine e i vigili per mappare tutte le zone critiche. E poi stanzio soldi per la videosorveglianza. Perché è vero che ci sono 1.600 telecamere... ma non tutti possono visionarle, non hanno gli infrarossi per il buio, né alert per la prevenzione. Le zone pericolose sono tante: stazione, Cascine, Porta al Prato. Pure la tramvia sta diventando a rischio. Alla fermata ’Sansovino’ succede di tutto".

Come li riporta i fiorentini in un centro storico zeppo di grembiuli del David e ombrellini fatti a cupola del Duomo?

"Perché tutti questi van neri nelle aree pedonali non li vede?"

Già. E insomma come smuoverli dalla periferie?

"Dobbiamo far tornare a percepire a tutti la bellezza di venire a far una passeggiata e prendere un gelato. Certo se uno rischia di essere travolto da un van...".

E dai. Non li sopporta proprio.

"Non mi garbano. L’altro giorno ne ho visti dieci appiccicati. Voglio un centro pulito, vivo".

Forse spostare tutti i servizi a Novoli non fu una grande idea

"A volte lo penso anch’io, qualcosa andava tenuto. Certo il tribunale in San Firenze era ormai fatiscente. Alcune facoltà è stato giusto dislocarle. Ma ora non c’è più un cinema. E menomale che si salvò l’ospedale di Santa Maria Nuova. Grazie a Cioni".

Nella schiettezza lo ricorda.

"La politica si fa per la strada".

Lei che farebbe per arginare l’emergenza abitativa?

"Innanzitutto la smetterei di vendere immobili pubblici e li terrei per farci alloggi a canone calmierato. Assurdo poi che in dieci anni di Nardella ci siano ancora 800 alloggi non ristrutturati e 2.500 famiglie in graduatoria ancora senza una casa".

Mancano le risorse forse?

"Eh no, è una questione di priorità. Se i soldi si mettono sul Franchi forse tutta questa voglia di risolvere il problema casa non c’è. Comunque tema complesso. Io darei voucher ad alcune categorie per fronteggiare gli affitti sul libero mercato".

Verde. Firenze è satura.

"Puntiamo su rinnovabili, geotermia, mettiamo più colonnine elettriche e via tutti questi furgoni dal centro. Piuttosto facciamo degli hub merci a nord e sud della città. E poi un piano del verde serio, non due alberelli al Galluzzo e gli aranci in via Cavour. L’Arno poi va valorizzato".

Vuol farci un’isola anche lei?

"Per l’amor di Dio. Poi mi ci vanno i pescatori".

Bordate su multe, stadio, traffico. Era davvero arduo un accordo con il Pd prima del voto

"Il Pd ha gestito con sciatteria la città negli ultimi annni. E poi è autoreferenziale. Ha allontanato me, ha allontanato la Del Re".

Che sembra starle simpatica.

"Molto. La stimo, è capace. Au altre cose siamo distanti"

Lei vuole che Peretola resti un city airport, voi no.

"Non solo. Lei vuole il tram al Duomo, aumentare l’Irpef...".

A cena con Schmidt o Funaro?

"Sono entrambi piacevoli. Magari con Eike bevo la birra, con Sara il vino. Ma lo scelgo io".

Renzi ogni quanto lo sente?

"Ma non tanto quanto crede. Parecchio chattiamo".

Vi mandate gli stickers?

"Non son nemmen che sono, io sono della Prima Repubblica come mi dice sempre lui".

Se Del Re ricorda Spadino Robbiati lei a chi si ispira?

"Antognoni. Guardava avanti".

La canzone che le dà la carica

"La Nannini. E dico ’Ragazzo dell’Europa’ visto che si vota".