Le case museo, gioielli donati alla collettività

Tra XIX e XX secolo, Firenze ha ereditato residenze e collezioni private da collezionisti e antiquari, offrendo un viaggio nel tempo unico. Musei come Stibbert, Davanzati e Palazzo Corsi custodiscono opere straordinarie, mentre la casa di R. Siviero conserva opere recuperate dai nazisti. Un patrimonio da non perdere.

Le case museo, gioielli donati alla collettività

Le case museo, gioielli donati alla collettività

Tra il XIX e il XX secolo collezionisti e antiquari lasciarono in eredità alla nostra città residenze e raccolte private con la volontà di farle custodire nel territorio di cui raccontano la storia. L’atmosfera della Casa Museo è unica perché rappresenta un vero viaggio nel tempo. Visitarle è un’esperienza affascinante.

Vi consigliamo di conoscerli. Al loro interno, ammirerete oggetti che vi stupiranno. Il museo donatoci dal collezionista anglo-fiorentino F. Stibbert, sulla collina di Montughi ospita armi e armature, costumi, quadri, arazzi, e arredi. Le sale giapponesi conservano la più vasta raccolta di armi antiche al di fuori del Giappone. Nel parco ammirerete un suggestivo tempio in stile egizio. Recatevi al Museo Davanzati, ai piani superiori furono costruite delle scale in legno facili da demolire per non far salire i nemici in caso di attacco. L’antiquario E. Volpi, lo riallestì come una tipica dimora signorile trecentesca, con pitture murali in stile e una collezione di oggetti e preziosi merletti. Nel 1911 lo storico dell’arte e antiquario, inglese H. P. Horne acquistò Palazzo Corsi e ricreò l’atmosfera di una residenza rinascimentale con più di seimila opere, tra cui Giotto, Simone Martini, e Giambologna, oltre a pregiati arredi dal Duecento al Seicento. R. Siviero noto come lo 007 dell’arte, recuperò gran parte delle opere trafugate in Italia dai nazisti e lasciò allo Stato la sua casa e un’ampia raccolta di opere.