Elettra Gullè
Cronaca

L’Alberti-Dante protesta: “Basta con questa disorganizzazione, situazione insostenibile”

Presidio davanti al Dante. “La scuola è divisa in cinque plessi e mancano le comunicazioni”, accusano sindacati e prof. I ragazzi: “Poca pulizia ed assenza di Ata”. La preside: “Polemica strumentale. Molti insegnanti si sono dissociati”

La protesta

Firenze, 6 giugno 2023 – Disorganizzazione, problemi nelle relazioni sindacali, mancanza di Ata, difficoltà logistiche. E poi scarsa pulizia delle aule e carenza di spazi. Al liceo Alberti-Dante è esploso il malcontento.

“Iis Alberti-Dante, nuova direzione cercasi, per cambiare rotta e ritrovare l’armonia”, lo slogan che ha fatto da sfondo al presidio organizzato oggi in piazza della Vittoria da Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals, Gilda. Davanti al liceo classico Dante, una delle cinque sedi del mega-istituto, si sono dati appuntamento anche docenti, alunni e genitori. È stata proprio l’ultima assemblea del 25 maggio scorso a chiedere ai sindacati di organizzare una manifestazione “per denunciare una situazione ormai non più sostenibile e per chiedere un cambiamento di rotta”. I sindacati parlano di “assenza di figure di coordinamento dei vari plessi, di mancanza di indicazioni organizzative al personale Ata, di ritardi nella redazione dei piani didattici a supporto degli alunni più fragili”. Non solo. “Il contratto integrativo non è stato ancora firmato e, dunque, i docenti non sanno nulla riguardo alla loro retribuzione per gli incarichi aggiuntivi di questo anno che sta ormai volgendo al termine - accusa Claudio Gaudio della Cisl -. I docenti hanno orari di lavoro disagevoli, perchè devono correre da una sede all’altra. E poi il documento di valutazione dei rischi non è stato aggiornato. Risale all’epoca pre-Covid, quando i plessi erano tre. Come sindacati, inoltre, abbiamo fatto degli esposti per mancata chiarezza riguardo alle spese. Non abbiamo neanche comunicazione riguardo all’utilizzo dei contributi volontari versati dalle famiglie”.

“Bisogna al più presto voltare pagina per far ritornare la serenità in questa scuola - non ha dubbi Emanuele Rossi della Cgil -. L’Usr deve intervenire al più presto. Non è possibile che gli insegnanti abbiano le comunicazioni all’ultimo minuto, quasi per caso. I documenti per i collegi docenti e i consigli d’istituto arrivano sempre in ritardo. E poi i professori hanno saputo solo da poche settimane degli ingenti fondi assegnati alla scuola dal Pnrr. Eppure, era dalla scorsa estate che l’istituto ne aveva avuto comunicazione”. Sul piede di guerra anche alcuni studenti. “Una volta, durante uno sciopero ci hanno fatto entrare anche se non c’era alcun Ata - accusa una ragazza -. Denunciamo poi una scarsa igiene: ci sono cestini non svuotati da settimane e, lungo i corridoi, la polvere si accumula. Quando ci fu la grandinata, si sono allagati il piano terra ed il seminterrato. È solo grazie agli studenti se è stato messo in salvo lo studio di registrazione. C’è anche tanta disorganizzazione nelle gite. Vengono programmate all’ultimo tuffo, quando i prezzi sono ormai alle stelle. Ma chi può permettersi di spendere 600 euro per una gita? Molti di noi in cinque anni non ne hanno fatta manco una”.

“Sembra incredibile, ma noi facciamo i collegi docenti ancora a distanza, come se la pandemia non fosse alle spalle - racconta Cinzia di Somma dell’Rsu Gilda -. Noi insegnanti siamo sempre agitati e preoccupati per gli aspetti burocratici. Mancano direttive chiare”. Un problema enorme è senza dubbio rappresentato dalla presenza di ben cinque plessi. “Le succursali di via Chiantigiana e di piazza della Costituzione sono ‘apparse’ solo lo scorso luglio, con nostro grande sconcerto - racconta una mamma -. Alcuni ragazzi che stanno fuori Firenze hanno dovuto cambiare sezione. Alla fine, abbiamo ottenuto un pulmino per raggiungere la sede all’interno dell’Elsa Morante. Ma è veramente troppo lontana”.

In presidio anche i docenti e genitori dell’Alberti-Dante che hanno dato vita al gruppo ‘La scuola al centro’. “Chiediamo che la Città metropolitana trovi spazi adeguati per questo liceo nel cuore di Firenze, in modo che in centro vengano mantenuti i vari indirizzi di studio. Il liceo artistico dovrebbe stare particolarmente a cuore alla nostra città. Servirebbe anche a contrastare il preoccupante fenomeno dello svuotamento culturale del nostro centro storico”.

“Il sindacato ha cavalcato l’onda della ricerca della sede in centro per montare una protesta - si difende la dirigente, Rita Urciuoli -. Il problema c’è e la presidenza se ne sta occupando. Quanto all’assemblea di fine maggio, c’erano sì e no una trentina di persone, molte delle quali mi hanno scritto per discostarsi da questa protesta. Ci sono anche molti genitori che non sono per nulla d’accordo. Alcuni docenti hanno contestato quanto affermato dai sindacati, ma non sono stati minimamente ascoltati”.