
Code, entusiasmo, tanto caldo ma la voglia di togliersi qualche sfizio, risparmiando, ha prevalso. È buono il bilancio della prima giornata di saldi a Firenze, con risultati migliori rispetto agli ultimi due anni (ci voleva poco) e, per qualcuno, in linea con quelli del 2019. Acquisti da fiorentini ma pure da stranieri, tornati in massa in città. E tutti hanno una gran voglia di comprare, viaggiare sfoggiando magari il nuovo abbigliamento, divertirsi. Qualche dato. Il vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze Paolo Gori parla di "un 6-7% di vendite in più rispetto all’anno scorso": l’obiettivo (ambizioso ma non impossibile) è arrivare "intorno al 10%, nei prossimi giorni capiremo se sarà realizzabile". Confesercenti indica che la spesa complessiva a persona è di circa 150 euro, sottolineando come "il primo giorno dei saldi sembra confermare un trend in linea con gli anni antecedenti la pandemia". Secondo Enzo Nigi, presidente Fismo Confesercenti Firenze "fa ben sperare il ritorno alla vita sociale". Si vendono tanto scarpe, t-shirt griffate, pantaloni, vestiti e abiti, anche grazie al boom delle cerimonie dopo lo stop causa Covid. Il presidente regionale di Federmoda Confcommercio Toscana Paolo Mantovani parla di "interesse per l’acquisto scontato anche se sono lontane le resse di un tempo", il presidente toscano di Fipe-Confcommercio (che è pure vicepresidente vicario nazionale) Aldo Cursano evidenzia che per le aziende "sono aumentati i costi e sono diminuite le marginalità, aspetto un po’ preoccupante".
In generale comunque le percezioni sono buone, anche nei centri commerciali e negli outlet: ai Gigli tanti giovani e famiglie, "partenza buona" anche per il Designer Outlet Barberino, location dove pure il clima concede un po’ di tregua. Stessi ragionamenti per il Valdichiana Village e per The Mall: tantissimi i turisti presenti.
Tornando a Firenze città le percezioni sono ottime anche da parte dei commercianti, sia nel centro storico che fuori. Marco Borgioli, titolare dell’omonimo negozio di via de’ Neri, si dichiara "ottimista, c’è stata una grande ripresa a maggio e giugno e possiamo essere positivi per questi saldi. Gli stranieri sono tanti, questo ci differenzia fuori dai negozi fuori dal centro". Al Duomo c’è "Torre d’Arte", il negozio di Francesco Catani (che si trova in via dello Studio): "Il movimento c’è, soprattutto grazie agli stranieri – spiega -. Le persone sono più propense a fare acquisti. Quest’anno vanno di moda i foulard, come accessorio elegante". In una delle strade top per negozi fuori dal centro storico, via Gioberti, c’è "Easy & Co" di Marco Frastagli: "Facciamo entrare le persone un po’ per volta, ce ne sono davvero tante e siamo contentissimi", spiega. Il "giro" non può non passare da viale Europa. Qui c’è "The End" e anche il preciso titolare Marco Bracali: "Fa caldo e qualcuno è al mare, però un attimo che controllo i dati delle vendite". Passa proprio un secondo e la notizia che Bracali ci dà è incoraggiante: "Le vendite sono uguali al primo giorno dei saldi del 2019". Allora sì che si può essere ottimisti.
Niccolò Gramigni