I bambini aguzzano la vista e si divertono a scovare tutti i comportamenti sbagliati delle persone che popolano un caotico quartiere immaginario: c’è la signora che pedala in bici sul marciapiede, un’altra che invece cammina tra le macchine. E poi le situazioni assurde, come un antico egiziano che attraversa la strada. L’educazione stradale diventa un gioco per i bambini della primaria. E questo grazie a ‘Sicuramente’, progetto ideato dall’associazione Lorenzo Guarnieri, che lo ha finanziato anche grazie al contributo della Regione Toscana.
Tutto si sviluppa attorno ad un divertente tabellone in cui grandi e piccini vivono la città a piedi, in bici, su un monopattino o facendo tranquillamente footing al parco. Il gioco, per il momento distribuito a 500 classi delle primarie toscane, ha la supervisione scientifica della Sapienza di Roma, oltre al supporto dell’Usr, ed è stato realizzato da Giunti Scuola insieme alla Polizia Stradale. La speranza, per l’associazione Guarnieri, è che si facciano avanti altri sponsor in modo da estendere il progetto a tutto lo Stivale.
Ieri, i bambini di terza della primaria Carducci si sono per primi cimentati nel gioco da tavolo, tra cartelli stradali posizionati male e comportamenti pericolosi. "E’ fondamentale fare educazione stradale tra i più piccini per poi arrivare anche agli adulti - dice la dirigente del compartimento Polizia stradale Toscana Cinzia Ricciardi -. Purtroppo, vediamo ancora scarsa attenzione alle regole. Si corre troppo lungo le strade statali, ci si distrae col cellulare e si usano i monopattini come se fossero auto. Molti gli incidenti che accadono in città. Sono soprattutto bambini e anziani ad essere investiti sulle strisce, perchè un automobilista si ferma al passaggio pedonale, mentre un altro sorpassa proprio in quel momento. E poi molti ancora non indossano le cinture di sicurezza. Vediamo addirittura adulti, spesso nonni, che trasportano in auto i bambini senza il seggiolino".
Insomma, il lavoro da fare è ancora molto. "I bambini fin da piccoli devono imparare che la strada è un luogo condiviso, bello, che però può diventare pericoloso, soprattutto per i più vulnerabili. Bisogna tenere comportamenti improntati alla sicurezza, per sé e per gli altri", dice Stefano Guarnieri, che insieme alla moglie Stefania ha fondato l’associazione nel nome di loro figlio Lorenzo, ucciso a 17 anni e mezzo da un uomo che guidava pur essendo ubriaco e drogato. Alla presentazione, anche la dirigente scolastica Laura Guido. Protagonista del gioco è anche Dieci, il cane della famiglia Guarnieri.
C’è pure lui all’interno del divertente poster illustrato da Stefano Tognetti, tra ciclabili, rotonde e incroci. Dopo una discussione in classe per riflettere su cosa ci rende sicuri, i bambini vengono invitati ad osservare il tabellone. Chi vince? Chi, sulla base delle indicazioni fornite dal docente, riesce ad esempio a scovare il maggior numero di presenze fuori luogo all’interno di questa immaginaria città. O chi trova più adulti irresponsabili. I bambini si dimostrano molto attenti e preparati. Riconoscono i cartelli stradali e notano subito chi si comporta in modo imprudente. Un buon segno per il futuro, dato che adesso, come ricorda Guarnieri, i dati non sono confortanti, visto che "per numero di vittime sulla strada, l’Italia è in ventesima posizione in Europa".
Elettra Gullè