La politica non spicca il volo

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Erika

Pontini

E così l’improvvisata uscita di Ilaria Cucchi (candidata al collegio uninominale per Sinistra Italiana nell’ambito della coalizione di centro sinistra) che ha vestito i panni della perfetta paracadutata, se un pregio l’ha avuto è stato quello di alzare nuovamente un polverone sullo scalo delle polemiche. In una coalizione traballante e ricucita all’ultimo tuffo, ha fatto esattamente il gioco del ’nemico’ o meglio dei competitor, a cominciare da quel terzo polo che al di là delle dichiarazioni di intenti la nuova pista non era riuscita a realizzarla.

Ha però costretto a riannodare i fili del Vespucci: non una bella pagina per la città. Dagli anni ’70, quando l’ideologia senza prospettive di una certa sinistra non voleva dividere ricchi (in aria) e poveri (col carretto), alla battaglia ambientale condita dal campanilismo di paese. Con buona pace di quanti – circa 40mila – col rumore degli aerei convive da anni.

Al di là del progetto tecnico, della decisione sulla pista obliqua, inclinata, perpendicolare o parallela, ciò che sembra farla da padrone non è tanto la soluzione più performante per dotare la città di uno scalo aereo che colleghi la culla del Rinascimento al resto del mondo, ma mettere tutti d’accordo. Campi, Sesto, Prato, Pisa e, ovviamente Firenze.

Un ginepraio.

Tanto che l’accordo ante voto era ’tutti zitti’. Così su Tav e aeroporto si sono spenti i riflettori. E la campagna elettorale ha imboccato una strada lastricata di modeste intenzioni. Il ragionamento sembra essere stato il gioco al ribasso: volare a vista verso il voto. Con buona pace degli elettori che non potranno scegliere, nella maggior parte dei casi, gli inquilini del Parlamento e poi non sapranno a chi dover chiedere conto.

La sfida non sarà solo tra centrodestra, centrosinistra e terzo polo ma sulla percentuale di votanti. Alle elezioni per il sindaco furono il 67 per cento. Ma in quel caso c’era un nome e un volto da sbarrare e poi, eventualmente, tirare per la giacchetta sui problemi. Stavolta si rischia semplicemente di aprire le porte di casa a uno sconosciuto. Apparso oggi e pronto a decollare, lui o lei sì, il 26 settembre.

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