REDAZIONE FIRENZE

La pala dell’Angelico va in restauro

La Madonna di Bosco ai Frati tornerà a San Marco nella sala dell’Ospizio completamente riallestita

di Olga Mugnaini

FIRENZE

Commissionata da Cosimo il Vecchio, è forse una delle ultime pale dipinte dal Beato Angelico. Le “nobili” architetture sullo sfondo e il cromatismo dei marmi, raccontano infatti l’esperienza romana del frate pittore, rientrato a Firenze intorno al 1450. La critica vi ha visto il punto di arrivo della sua arte, della sua partecipazione alle nuove idee, anticipate da Masaccio e sviluppate da Piero della Francesca.

Anche se fu dipinta per la chiesa-convento di Bosco ai Frati in Mugello, la “Madonna con Bambino con i santi Antonio da Padova, Ludovico di Tolosa, Francesco, Cosma, Damiano e Pietro Martire“ è uno dei capolavori conservati a San Marco che da soli valgono la visita al museo.

Per questo, non appena terminate le prescrizioni per l’emergenza Covid 19, sono ripartiti subito i restauri a questa grandiosa pala, così come programmato in occasione dei 150 anni del Museo di San Marco.

La pala di Bosco ai Frati del Beato Angelico è già stata trasferita nel laboratorio di restauro. E con l’intervento si cercherà di curare alcune parti della superficie dipinta che mostrano una sensibile diminuzione dello spessore pittorico, ad esempio sui volti dei Santi Antonio da Padova e Pietro martire, oppure sul pavimento in primo piano con i riquadri in marmo. La vegetazione oltre il recinto marmoreo di fondo è ormai pressoché illeggibile a causa dello sporco e delle ridipinture più o meno antiche.

Il restauro sarà finanziato dai Friends of Florence, coordinato da Angelo Tartuferi, che ha assunto la direzione del museo dai primi di maggio, ed eseguito da Lucia Biondi.

L’intero progetto prevede il completo riallestimento della sala dell’Ospizio del Museo di San Marco, il vasto ambiente che accoglie, oltre alla pala già sull’altare maggiore della chiesa domenicana, il nucleo più importante al mondo di dipinti su tavola del frate pittore, un artista che dopo la rivoluzione di Masaccio, fu l’assoluto protagonista della pittura del primo Rinascimento fiorentino.

Completano l’intervento, i nuovi supporti per le opere, l’illuminazione, il sistema di filtraggio della luce naturale e i pannelli informativi, così come progettato da Maurizio De Vita e dal suo studio, per restituire un nuovo rigoroso allestimento ad uno dei luoghi museali più emozionanti della città.

"In un momento così difficile, lascia davvero ben sperare l’avvio del progetto di restauro della pala di Bosco ai Frati e del riallestimento della sala dell’Ospizio finanziati dai Friends of Florence. – afferma Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana - Si tratta di un obiettivo d’importanza strategica per il museo fiorentino, che condizionerà la fruizione per gli anni a venire di uno dei massimi nuclei pittorici del primo Rinascimento fiorentino".

La fase progettuale del riallestimento è stata seguita da Marilena Tamassia, prima del suo recente pensionamento. "Il testimone è affidato ora nella fase realizzativa ad Angelo Tartuferi - conclude Casciu – , che sono certo saprà sfruttare al meglio la sua lunga esperienza acquisita nei maggiori musei della città". "Siamo molto felici che al museo di San Marco la ripartenza sia coincisa con l’avvio del restauro alla Pala di Bosco ai Frati di Beato Angelico e con il riallestimento della Sala dell’Ospizio. – sottolinea Simonetta Brandolini d’Adda Presidente di Friends of Florence - L’emergenza Covid 19 ha fatto capire quanto la cultura sia parte delle nostre vite, e della nostra identità".