La neve di carta di Letizia Fuochi Cultura ebraica tra ironia e musica

La cantautrice fiorentina e il chitarrista Frank Cusumano oggi pomeriggio al Museo Novecento

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Memorie personali, grandi testi e musica, per raccontare la cultura ebraica, con le sue storie, il suo umorismo e quell’autoironia che rende sopportabile la vita e anche le sue tragedie.

La cantautrice fiorentina Letizia Fuochi riporta in scena oggi pomeriggio alle 18, al Museo Novecento, il suo “Neve di Carta. Il Canto della Memoria“, accompagnata dal chitarrista Francesco Frank Cusumano.

"Uno spettacolo che si rinnova da dieci anni – spiega – e riassume il mio profondo legame con la cultura ebraica, perchè bisogna conoscere la sua meravigliosa storia per capire e continuare a porsi domande. Per questo ho scelto alcuni testi, quali “Yossl Rakover si rivolge a Dio“ di Zvi Kolitz e “, che abbinerò a ricordi personali e a musica tradizionale Klezmer, testi di De André e De Gregori, oltre a una mia canzone".

Sempre oggi, Muse propone visite gratuite al Mad Murate Art District, alle 15 e 16, nell’ex carcere, dove furono rinchiusi tra gli altri Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini e da dove partirono tanti deportati verso i campi di sterminio.

Alle 16 e alle 17, sempre al Museo Novecento, due visite focalizzate su alcuni artisti della collezione, coinvolti nelle persecuzioni o attivi contro gli orrori del periodo, come Mario Mafai, Carlo Levi e Renato Guttuso.

Olga Mugnaini

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