OLGA MUGNAINI
Cronaca

La "Milanesiana" in città "Con noi le arti dialogano"

La rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi arriva a Santa Maria Novella. L’appuntamento – ’La musica dell’anima’ – è alle 21 nel Chiostro Grande .

La "Milanesiana" in città  "Con noi le arti dialogano"
La "Milanesiana" in città "Con noi le arti dialogano"

di Olga Mugnaini

Il viaggio de “La Milanesiana“, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, fa tappa stasera alle 21 nel Chiostro Grande di Santa Maria Novella.

Realizzato col Centro Studi della Fondazione Meyer, l’appuntamento si intitola “La musica dell’anima”, con dialoghi di Gianpaolo Donzelli, Pietro Spadafora, Guidalberto Bormolini, Maria Chiara Torricelli, Alberto Zanobini.

Segue il concerto “Le petit garage”, che vedrà sul palco il violinista di origini armene Ara Malikian e il pianista cubano Iván “Melón” Lewis. Saluti del sindaco Nardella, introduzione di Elisabetta Sgarbi, che ci anticipa la serata.

Cosa deve aspettarsi il pubblico?

"La Milanesiana è un festival che, con una brutta parola, si definisce multidisciplinare, e che, in altri tempi, avremmo detto “rinascimentale”. Ci si specializza perché è necessario farlo, ma la vita è un fiume in cui tutto concorre. Il dialogo tra le Arti è nelle cose, non lo inventiamo noi. Ora tra scienza, medicina e musica i rapporti sono tanti. Non sarò io a dire quali, ma alla Milanesiana a Firenze mettiamo sullo stesso palco due straordinari musicisti, e straordinari scienziati. Sarà il pubblico, divertendosi, a trovare i rapporti".

Il tema di questa 24° edizione è “Ritorni”. In che senso?

"Il tema lo ha suggerito un grande scrittore nigeriano, Ben Okri, poeta, romanziere, pittore, drammaturgo. È un tema-mondo, come spesso accade alla Milanesiana. Moltiplica le suggestioni. Tocca la Storia. Sta al cuore della Letteratura. È una chiave per interpretare la cronaca. Ma “Ritorni” appartiene anche a ognuno di noi: è memoria e nostalgia, è quel pensiero che ci riporta alle nostre radici".

Come si intrecciano i racconti dei 5 protagonisti di stasera?

"È nella mente di Gianpaolo Donzelli, presidente del Meyer, con cui da tanti anni collaboro. La sua idea di medicina è appunto una idea ampia, che raccoglie, oltre all’aspetto scientifico, il mondo umanistico, quello spirituale. La sua idea è la cura della persona e su questa base abbiamo costruito insieme la collana della Cura, un unicum nel panorama editoriale italiano. Quindi sarà lui a fare convergere i relatori sull’idea della “cura”".

E poi la musica, con un violinista di origini armene e un pianista cubano.

"Ara Malikian è un violinista straordinario, libanese- armeno, ha vissuto girando il mondo. Sa interpretare la musica classica ed è un compositore lui stesso. La sua “Ninna nanna rugata”, una ninna nanna per le persone anziane è una delle più belle cose che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni".

La Milanesiana è partita a maggio e toccherà 23 città. Come è andata fino ad ora?

"Non amo “dare i numeri”, perché sembra sempre di dovere misurare le cose con la quantità, benché il pubblico sia stato sempre tantissimo, in tutte le città. A me piace sapere la passione e la gioia degli artisti nell’esibirsi, e del pubblico nell’ascoltarli. E quando capita che il pubblico ti ringrazia, perché ha scoperto qualcosa che non conoscevo, è una grande soddisfazione".