Sapevano che il sentiero era difficile. Non potevano sapere che su quella zona impervia e meravigliosa vicino a Ventimiglia c’era il destino ad attenderli. È qui, salendo verso il monte Grammondo, metà Costa Azzurra, metà riviera di Ponente, che tre uomini hanno perso la vita per un incidente d’auto. Due sono tecnici civili dell’Istituto geografico militare: Leonardo Sensitivi, 54 anni di Carmignano (Prato), e Tiberio Ghelardini di 55 di Signa (Firenze). Il terzo è l’appuntato della Guardia di Finanza Michele Pellegrino, 37, originario di Cuneo. Il mezzo fuoristrada sul quale erano è precipitato a valle cappottandosi per cause da accertare, in uno strapiombo di oltre 30 metri. Si è salvato per miracolo il capo missione, il 60enne Simone Bartolini residente a Scandicci (Firenze) con la moglie. È stato sbalzato fuori dalla macchina; ha riportato ferite gravi ma i primi controlli sono negativi ed è stato giudicato non in pericolo di vita.
I quattro erano impegnati in una delle missioni che compiono i tecnici del geografico militare: effettuare delle verifiche sui confini di Stato. Che per definizione sono marcati in zone impervie e difficili da raggiungere, soprattutto in uno stato come l’Italia che ha le Alpi a segnare il proprio territorio su tutto il lato nord del Paese. Al lavoro c’era una squadra esperta, che aveva già effettuato tante missioni, con lo scrupolo dei professionisti. "Mio padre mi ha raccontato che conoscevano le difficoltà di quel tratto di strada – ha detto Tommaso, il figlio di Simone Bartolini –, il giorno prima avevano fatto un sopralluogo a piedi per cercare di capire se le piogge avessero creato problemi. Poi è successo quel che è successo".
Fabrizio Morviducci