
Il presidente di Urbit Gianni Biagi
I casi storici dell’Isolotto e delle Murate come antidoto alla fuoriuscita di residenti dalla città. Se ne parlerà venerdì 8 novembre a Urbanpromo, l’appuntamento sulle città del futuro organizzato da Inu e Urbit a Firenze, per il secondo anno consecutivo. Sul tema sono attesi gli interventi di Massimo Morisi (professore Unifi) e della ricercatrice Chiara Agnoletti (Irpet). Lo spunto arriva dalla ricorrenza dei 70 anni dalla fondazione del quartiere
dell’Isolotto e dai 20 dalla consegna delle prime case ricavate nell’ex carcere
delle Murate. Al confronto prenderanno parte, insieme
a Morisi e agli altri relatori, anche il presidente di Urbit Gianni Biagi, il governatore della Regione Toscana Eugenio
Giani, il presidente di Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca e la sindaca Sara Funaro, alla quale saranno affidate le conclusioni.
"Oggi che a Firenze assistiamo ad una progressiva espulsione di residenti storici – osserva Morisi – a favore di residenti temporanei, guardare agli esempi dell’Isolotto e delle Murate può aiutarci a invertire la rotta". Il convegno, intitolato "Dall’Isolotto alle Murate, l’evoluzione dell’abitare pubblico e sociale nella città
di Firenze", intende esplorare, partendo dalle esperienze del
villaggio residenziale pubblico dell’Isolotto e dal recupero di una prima parte dell’ex carcere delle “Murate” per residenze sociali, l’evoluzione delle residenze sociali pubbliche
in città e le prospettive per il futuro.
"Parliamo di esempi di edilizia sociale – aggiunge Morisi – che sono stati realizzati in epoche diverse, ma che partono dalla stessa premessa: la volontà
di costruire per le comunità recuperando edifici esistenti, come nel caso delle Murate, oppure edificando nuove parti di città collegandole in modo stretto con i quartieri già esistenti, in modo da generare rapporti sociali. Si tratta di due esempi di miracoli urbani, che debitamente contestualizzati possono ispirare le scelte urbanistiche del prossimo futuro". Sulla stessa lunghezza d’onda Agnoletti: "L’obiettivo che si pone il panel – dice –
è che dall’analisi delle esperienze maturate, tenuto conto dei profondi mutamenti che hanno interessato sia il lato dell’offerta che quello della domanda, se ne possa trarre qualche suggerimento per le policy di oggi".