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Infrastrutture, Rossi: "Scommettiamo sulla bici per città più sane e pulite"

Il presidente Rossi e l'assessore Ceccarelli fanno il punto su strade, tramvia e treni

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

Firenze, 1 ottobre 2019 - Molto è stato fatto, ma tanto resta da fare. È un bilancio fra luci e ombre, non senza una sollecitazione al governo nazionale, quello presentato oggi a Firenze in merito alle infrastrutture toscane. Tra il 2014 e il 2019 nel settore della mobilità e delle relative opere la Regione ha investito oltre 5,4 miliardi di euro. In tutto, però, è stato spiegato, per dotare la Toscana di un sistema infrastrutturale e di trasporti adeguato sono programmati 13 miliardi di investimenti infrastrutturali, riferiti quasi esclusivamente ad opere di competenza nazionale. Di questi 13 miliardi solo 5,5 sono stati effettivamente utilizzati, mentre devono essere ancora realizzati interventi per 7,6 miliardi (capaci di generare circa 10mila posti di lavoro all’anno). «La Toscana sta pagando il prezzo di colpe non sue - ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – come il ritardo nella realizzazione di fondamentali opere di interesse e competenza nazionale, quali il completamento del Corridoio Tirrenico, la Due Mari, il nodo Av di Firenze e altro ancora. È il momento - ha proseguito - che queste opere si sblocchino. Abbiamo bisogno dello Stato, perchè su alcune grandi opere non possiamo più aspettare».

Treni e tramvie Fra gli investimenti sui quali è stato fatto il punto, c’è la mobilità su ferro. Grazie agli investimenti della Regione ed al nuovo contratto di servizio con Trenitalia, dal 2013 ad oggi sono entrati in servizio in Toscana 70 nuovi treni, con un miglioramento di circa 3 punti nella puntualità del servizio. Altri 4 nuovi treni Rock arriveranno nei primi mesi del 2020. «Abbiamo riattivato o tenuto aperte anche linee di scarso rilievo commerciale – ha proseguito Ceccarelli - creando le condizioni per il rinnovo dell’intero parco treni, lavorando per un miglioramento del servizio ferroviario regionale, in termini di comfort, puntualità, affidabilità e sicurezza. Restano però da risolvere alcune questioni importanti: anzitutto il sotto-attraversamento di Firenze e poi il nodo della Direttissima Firenze-Roma, lungo la quale vengono aggiunti nuovi treni Av a ogni cambio orario, con sovrapposizioni e disagi per gli utenti dei treni regionali».

Dal punto di vista infrastrutturale, in questi anni è iniziata la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca, con un investimento regionale di oltre 250 milioni di euro. Molto avanzato anche il raddoppio del tratto fino a Montecatini. E poi ci sono le tramvie e le connessioni del sistema portuale toscano con la rete ferroviaria. Con circa 30 milioni di investimenti regionali sono stati realizzati i ‘raccordi ferroviari’, ai quali si aggiungerà lo ‘scavalco’ (altri 20 milioni), per collegare il porto di Livorno con l’interporto di Guasticce. Infine, oltre 300 milioni (dei 600 complessivi necessari) sono stati investiti dalla Regione per sviluppare i porti di Livorno, Piombino, Carrara e Viareggio.

Bici e ciclovie Tra il 2014 e il 2019 sono state realizzate anche varie ciclovie: quella dell’Arno, la Tirrenica, la ciclovia del Sole, la superstrada ciclabile tra Prato e Firenze. In tutto, sono stati attivati investimenti per quasi 90 milioni, di cui 64 dal bilancio regionale. E proprio su questo tema si è concentrata la proposta del presidente della Regione, Enrico Rossi. «Dobbiamo avere lo stesso coraggio che abbiamo dimostrato negli anni 80 nella pedonalizzazione dei centri storici – ha detto -. Occorre scommetere sulla bicicletta, non solo per le attività sportive e del tempo libero, ma come mezzo per gli spostamenti urbani dei lavoratori. Uno dei nostri primi provvedimenti è stato finanziare l’acquisto di bici piegabili per i pendolari dei nostri treni. Ma dobbiamo fare di più. Ci impegneremo a promuovere la bicicletta, anche attraverso forme di bike-sharing che non siano solo in mano a multinazionali straniere ma promuovano l’indotto locale, mentre per quanto riguarda le auto, proseguendo la nostra battaglia contro le polveri sottili, contrasteremo l’uso del diesel, incentivando metano e ibrido».

Viabilità e strade In Toscana ci sono 746 km di strade regionali, più la Fi-Pi-Li che, da alcuni mesi, è oggetto di vari interventi di manutenzione. «Mantenere in efficienza e mettere in sicurezza questa rete viaria è una priorità – ha detto ancora Ceccarelli - e negli anni abbiamo sempre destinato risorse importanti per la manutenzione ordinaria e straordinaria». Attualmente sono 22 gli interventi programmati o in progettazione, per un costo complessivo di quasi 170 milioni. Per Fi-Pi-Li è poi in fase di attuazione un piano di interventi da oltre 26 milioni di euro. «Tra gli obiettivi raggiunti nella legislatura - ha aggiunto Ceccarelli - va citata anche la Sr 429 in Valdelsa, una strada fondamentale che collega la Fi-Pi-Li e l’empolese con l’Autopalio e il senese. Nel 2014 era il più grande cantiere interrotto presente sul territorio regionale. Abbiamo preso in carico la questione e affidato la gestione a un commissario regionale ad acta, che ha portato avanti un serrato calendario di lavori. Nel luglio scorso abbiamo inaugurato il 5° lotto della nuova sr 429, da poco sono partiti i lavori sul lotto 4°, mentre per il lotto 3 è in corso la gara di appalto». Dal 2014 ad oggi sono stati infine quasi 150 gli interventi dei Comuni ammessi a finanziamento con 3 bandi regionali. Ogni anno dal 2007 sono stati, inoltre, trasferiti alle Province circa 10/12 milioni l’anno di risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade regionali. Bus e trasporto su gomma In attesa che arrivi a conclusione il contenzioso sulla gara per il Tpl, va avanti per il secondo anno il contratto-ponte che ha legato la Regione, su delega di tutti i Comuni e delle Province, a One scarl, la società che raccoglie gli attuali gestori dei bus. «Per gestire il periodo di stallo dovuto alle vicende giudiziarie - ricorda Ceccarelli - è stato avviato un percorso virtuoso che ha garantito il funzionamento del servizio e ha permesso il varo di 363 nuovi bus, mentre altri 83 sono attesi entro i primi mesi del 2020». Fra le innovazioni, anche le paline parlanti e la bigliettazione a bordo con carta di credito.

Lisa Ciardi