Incontra il pubblico e firma il nuovo album ’Sei nell’anima’, (ri)parte da dove tutto è nato

Completamente restaurata e con i giochi d’acqua ripristinati. Aperture straordinarie nel weekend

Incontra il pubblico e firma il nuovo album ’Sei nell’anima’, (ri)parte da dove tutto è nato

Incontra il pubblico e firma il nuovo album ’Sei nell’anima’, (ri)parte da dove tutto è nato

"Un sogno che si avvera". E’ il completamento del restauro della Grotta degli animali, con il ripristino dei giochi d’acqua, del Giardino della Villa medicea di Castello. Un restyling importante che arriva in coincidenza con l’anniversario dei 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici (21 aprile 1574) che quella villa amava particolarmente. Il Granduca di Toscana la commissionò al Tribolo, che oltre all’architettura scolpì direttamente le vasche, e poi portata a termine da Giorgio Vasari.

"Il complesso intervento, durato diversi anni, ha visto la collaborazione e l’impegno di numerosi partner istituzionali e il sostegno di mecenati tramite art bonus" spiegano i protagonisti di questa operazione, ovvero ministero della Cultura e Regione Toscana con il sostegno di Publiacqua. "Riaprire al pubblico la Grotta degli animali e riattivare i giochi d’acqua - afferma Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana - per secoli la maggiore attrattiva di uno dei più importanti capolavori rinascimentali e del Giardino di Castello, definito dal Vasari il più ricco, il più magnifico e il più ornato giardino d’Europa, tappa imprescindibile del Grand Tour, è un risultato non scontato". "La collaborazione con i restauratori e i partner scientifici è stata fondamentale - aggiunge Marco Mozzo, direttore del Giardino della Villa di Castello – e continuerà anche in futuro per non disperdere gli sforzi raggiunti assicurando il controllo e la manutenzione dell’impianto idraulico e delle superfici decorate". Per Nicola Perini, presidente di Publiacqua "è un privilegio aver contribuito a questo restauro che restituisce alle nostre comunità uno dei suoi capolavori più preziosi".

Il pubblico potrà vedere la grotta dall’esterno già da oggi e in occasione delle aperture festive di Pasqua e Pasquetta, mentre dall’11 aprile fino al 30 giugno si potrà visitarla internamente partecipando alle speciali visite gratuite con il personale del museo. Inoltre è riaperta anche l’intera area del Parco dove due querce centenarie hanno nel corso dei secoli adattato le loro radici alla conformazione della grotta sottostante e dove si può nuovamente ammirare la fontana dell’Appennino.

La Grotta, detta anche ‘del diluvio’, è un vero e proprio teatro delle acque, allegoria del potere in forma di meraviglia posta a coronamento del Giardino e a conclusione di uno straordinario asse prospettico che partiva dalla fontana di Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammannati, che oggi svetta sulla prima terrazza al centro del disegno geometrico delle aiuole.

Barbara Berti

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