
Il lockdown dovuto all’emergenza Covid-19 è alle spalle, il settore dell’auto riparte. I grandi marchi sono nuovamente in attività nell’area fiorentina. Sicuramente si è rimessa in moto Audi, parte del gruppo Eurocar Firenze - Volkswagen Group Firenze, con lo showroom di via Pratese all’Osmannoro.
"L’epidemia da Covid-19 – ha detto il direttore generale Eurocar Italia, distretto di Firenze, Alberto Marcellini – ha determinato due effetti: da una parte ha fermato tutto; dall’altra è sorta la necessità di puntare su comunicazione digitale. Per noi è stato semplice: da tempo abbiamo deciso di puntare su questa forma di comunicazione. Tuttavia, la tecnologia digitale è uno strumento che ha grosse potenzialità, ma funziona solo se abbinato all’esperienza di chi vive il settore. Professionalità, tecnologia ed esperienza sono, infatti, gli ingredienti fondamentali per porre le basi per il futuro. Un futuro che Audi e il gruppo Volkswagen stanno già programmando con l’obiettivo di completare entro il 2050 il passaggio alla propulsione elettrica. Il settore delle vendite online? Sono soprattutto i millennials che arrivano preparati. Anche gli altri clienti utilizzano gli strumenti digitali per informarsi, ma poi hanno bisogno del confronto in sede col venditore". "Dal 4 maggio – prosegue Marcellini – abbiamo pianificato due turni da sei ore. Questo ci ha permesso di garantire il distanziamento e di allungare l’apertura da 8 a 12 ore. Abbiamo garantito l’apertura su 12 ore anche il sabato, in modo da permettere ai clienti di programmare le visite. Chi arriva in sede ha un appuntamento; all’entrata viene misurata la temperatura e fornita mascherina e igienizzanti. Inoltre, questa modalità di lavoro, ci ha permesso finora di far lavorare tutti senza cassa integrazione".
"La ripartenza del mercato? Funziona molto il sistema ‘pick and drive’: a fronte di un finanziamento su un’auto disponibile in salone, consegniamo la vettura in mezza giornata. Audi, inoltre, ha messo in campo offerte su leasing noleggi a lungo termine, facendosi carico delle prime tre rate per un valore intorno all’8% del totale della vettura e ci sono degli incentivi per chi sceglie un’auto in pronta consegna. Per concludere, alle istituzioni chiediamo la libertà di lavorare, con la nostra massima disponibilità a essere controllati. Molte altre cose si potrebbero fare. Penso ad alcune innovazioni come la firma digitare dei contratti o la consegna a domicilio delle vetture. Oggi, per assurdo, ho un carro attrezzi ma posso usarlo solo per portare auto incidentate. Non è possibile per esempio portare una vettura nuova al domicilio del cliente".