Piomba una verità sconvolgente sulla conferenza stampa indetta dai due legali della studentessa canadese. "Cinque anni fa subì una tremenda violenza sessuale in Canada, ne porterà sempre i segni. Durante il percorso terapeutico, di sostegno psicologico le è stato suggerito un atteggiamento – di fronte ad altre aggressioni – di risposta, reazione, di richiamo dell’attenzione. Questo per i legali Mattia Alfano e Massimo Nistri spiega il comportamento di lei: non soccombere di nuovo. Mai più.
La litescontro tra il tassista di Socota D.P., 52 anni, e la 32enne appassionata di arte orafa è destinata a inasprirsi. Il botta e risposta mediatico senza esclusione di colpi mediatico prelude a un confronto giudizario non meno rovente su tutti i fronti. Dopo le scuse del tassista alla donna – scuse non dirette – l’uomo ha presentato in questura 2 denunce, per danneggiamento del taxi e per diffamazione: i filmati con il telefonino caricati sul web e rilanciati urbi et orbi. Ora parlano i legali di lei. "Per il tassista la miglior difesa è l’attacco. Ci stupisce. Laddove pensi di avere una parte di ragione (e per noi non ce l’ha), ha denunciato prima di fare le scuse al soggetto più debole. Quelle sui media sono altra cosa. Ci lascia basiti. Noi invece siamo per la chiarezza, il rispetto delle posizioni". Alfano e Nistri annunciano la loro denuncia, in procura, per lesioni aggravate. Fanno vedere le lesioni alle gambe della signora. La donna ha un primo referto tra i 7 e i 15 giorni, ma è "tutto in divenire. La lesione d’immagine lamentata dal tassista? Ma quei filmati rappresentano la sua condotta... E’ la sua ricostruzione si discosta dai fatti. I suoi gesti non hanno alcuna giustificazione. Non c’era pericolo, entrambi erano fuori dal veicolo. Non doveva difendere nulla".
giovanni spano
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