
Dieci miliardi per famiglie e imprese. E’ la somma stanziata da Ubi Banca con il programma "Rilancio Italia" per combattere la crisi economica provocata dal virus. Cristian Fumagalli, direttore generale di Ubi per la macro area Toscana Umbria, Lazio, illustra le misure decise dalla banca. "Il programma Rilancio Italia si divide in due parti. Con la prima, quella attuale, si tratta di congelare i debiti delle famiglie e delle aziende e in particolare di quelle manifatturiere costrette a chiudere, concedendo la liquidità necessaria per sostenere i fabbisogni immediati. Questo – prosegue Fumagalli – per evitare i rischi delle crisi, quelli degli avvitamenti. E cioè: siccome non incasso dai miei clienti allora non pago dipendenti e fornitori. Questa è la prima fase, quella dell’urgenza.
La seconda fase è quella che sarà destinata al riavvio del sistema e prevede una dotazione di finanziamenti a lungo termine che permetterà il riavvio. Il plafond che la banca ha dedicato per la somma di queste due misure – continua Fumagalli – è di 10 miliardi di euro. Per le imprese concediamo anche moratorie, cioè congeliamo i pagamenti delle rate per un certo periodo. Per le famiglie – aggiunge Fumagalli – i provvedimenti sono due. Anche per loro si tratta di congelare le rate sia sui prestiti sia sui mutui prima casa. Inoltre, per quelle famiglie che sono interessate dalla cassa integrazione, c’è l’anticipo della Cig in attesa che l’Inps poi provveda alla liquidazione". In Toscana Ubi Banca ha 85 filiali e oltre 700 dipendenti. Nel 2019 ha assicurato impieghi per 1,5 miliardi e gestisce una ricchezza finanziaria di circa 3,5 miliardi.
Stefano Vetusti