Eva
Desiderio
La prima ad indossare un rosario come una collana è stata Madonna che il nome "santo" lo aveva già come nome di battesimo (ripreso da quello di sua madre) e poi scelto da rockstar. Anni lontani, quasi lontanissimi visto il galoppare delle news sui siti di oggi, quella fine anni ’80 e primi ’90 quando quel gesto e quella scelta furono visti da qualcuno come una provocazione. Polemiche a gogo e poi immediatamente la moda del rosario al collo si diffuse nel mondo, cavalcata dagli stilisti che allora vestivano Miss Ciccone anche con corone preziose in testa e bustier sorprendenti e molto poco osservanti. Fino ad allora quel gesto era stato considerato vietato, blasfemo, offensivo, poi non più e i giovani consacrarono come bijoux anche il rosario. Per intere generazioni anche negli anni del boom, invece, portare la catenina d’oro del battesimo al collo era un fatto privato, intimo, di profonda spiritualità, spesso un oggetto tramandato in famiglia di padri-madri ai figli, non preziose ma di preziosissimo significato. Oggi portare al collo l’angelo custode, la Madonnina, Gesù o il santo di cui si porta il nome è una cosa che torna a piacere e a consolare, forse perché nel mondo c’è troppa guerra, troppo dolore, troppa mancanza di speranza. E si torna a rovistare nei cassetti a caccia delle catenine di tutti i tipi. Così non stupisca che una signora fiorentina, Elena Braccini, abbia deciso nel 2016 di lanciare una linea di bijoux e di piccoli gioielli anche in oro con la medaglia che rappresenta l’immagine della Madonna Miracolosa della Chiesa di Rue du Bac a Parigi, dove la Vergine nel 1839 apparve a una novizia Caterina Labouré. Ciondoli con castone di tutti i tipi, materiali e colori, e per ogni tasca, ma anche collane, catenine, orecchini, bracciali che vanno nel mondo dagli uffici della designer in via Bovio 12, a Firenze ([email protected]), una collezione di Jewelry che celebra la propria spiritualità.