
Alfredo Lowenstein davanti al cantiere della bellissima villa medicea di Cafaggiolo
Borgo San Lorenzo, 22 febbraio 2022 - Il progetto-Cafaggiolo pare davvero ripartire. E non era scontato. Si stava infatti accumulando una buona dose di scetticismo sul buon esito del "sogno di Cafaggiolo" – così l’avevano definito gli stessi promotori, la società Marzocco Investment & Development di Alfredo Lowenstein, imprenditore di origini argentine, con la società principale negli Usa a Miami e residenza a Lugano, in Svizzera – un mega-investimento da 170 milioni di euro per realizzare nella grande villa medicea mugellana e nei 385 ettari della tenuta un grande insediamento turistico sportivo, con centinaia di camere, ristoranti, Spa, percorsi naturalistici, impianti.
Scetticismo perché sono passati ormai molti anni dalla presentazione del progetto, e le impalcature giacevano desolatamente inutilizzate, dopo il rifacimento delle coperture, costato oltre 2 milioni di euro. Ma presto si tornerà a lavorare, per rifare tutte le facciate e restituire uno dei luoghi simbolo del Mugello alla visione dei turisti. E si interverrà anche sulle 14 coloniche, con opere di manutenzione straordinaria. Lo ha confermato di recente lo stesso Lowenstein, tornato in Mugello. Si pensava invece che avesse perso la pazienza, dopo dodici anni di attesa. "Ho ormai 77 anni – risponde – e vorrei che non si perdesse altro tempo. Così nell’attesa di alcuni adempimenti necessari per dare il via al progetto complessivo, intanto abbiamo deciso di procedere con i lavori alle facciate. In modo da consentire a tutti di rivedere un bene dell’Unesco integro e non diroccato". Lowenstein non nasconde però una certa arrabbiatura verso i vecchi vertici regionali. Loda l’attuale presidente, Eugenio Giani ma del precedente dice: "Abbiamo partecipato a tante riunioni, sia con Rossi che con Ledo Gori, ma alla fine solo promesse e nessun atto pratico". Lo sgambetto maggiore la Regione lo ha fatto con la regionale della Futa, che taglia in due la tenuta e porta l’intenso traffico tra Mugello e autostrada proprio davanti alla villa di Lorenzo de’ Medici. "Con quella strada lì non è possibile far niente", ribadisce Lowenstein. Un percorso alternativo era stato trovato, ma poi la Regione ha passato fin troppo volentieri e rapidamente le competenze sulla strada ad Anas. E lo spostamento dei centri decisionali rischia di provocare altri ritardi e incertezze.
Ma nonostante ciò Lowenstein dice di non volersi arrendere: attende dai comuni di Barberino e di Scarperia e San Piero la convenzione che dovrà essere lo strumento per definire concretamente l’attuazione del progetto. E ha tenuto accesi i motori della progettazione, con i suoi tecnici che da una parte si sono occupati dell’altro grande intervento di Costa San Giorgio a Firenze – il secondo fronte del magnate -, e dall’altra hanno affinato la progettazione su Cafaggiolo, che negli anni ha subito varie modifiche: si è ampliato il piano di miglioramento agricolo, si sono conclusi accordi per la creazione di un polo universitario internazionale legato all’agricoltura, e si prevede un grande campo da golf.
Paolo Guidotti