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Il nuovo incarico del procuratore Sangermano

FIRENZE

Il magistrato Antonio Sangermano lascia dopo cinque anni la guida della procura per i minori di Firenze per assumere il ruolo di capo del dipartimento della giustizia minorile al Ministero della Giustizia.

Fiorentino, 57 anni, Sangermano è entrato in magistratura nel 1994 ed è esponente della corrente di Magistratura Indipendente.

Nella sua carriera ha lavorato, giovanissimo, in Calabria, alla procura di Patti, e poi venne applicato alla Direzione distrettuale antimafia di Messina fino al 1999 quando è stato destinato alla procura di Vercelli dove si occupa di indagini in materia di pedo-pornografia, violenza su minori, sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Nel 2006 è approdato alla procura di Milano dove entra a far parte dei pool di magistrati che si occupa di reati contro le fasce deboli.

Insieme a Ilda Boccassini si occupa del caso Ruby che coinvolge Berlusconi ma si dedica anche indagini su scommesse clandestine e sul racket delle occupazioni abusive di immobili pubblici.

Dal 2012 è a Prato dove svolge le funzioni di procuratore facente funzione e firma, tra le tante, l’inchiesta sul tesoro accumulato dalle famiglie rom.

Dal 2017 è a Firenze al vertice della procura della Repubblica presso il tribunale dei minori. Ora la nomina per un incarico al ministero della Giustizia, dove continuerà ad occuparsi di minori.