Il nuovo frantoio Buonamici fa discutere: "Uno choc panoramico"

Italia Nostra invia una lettera alla Regione: nel mirino l’iter e le autorizzazioni

La costruzione del nuovo frantoio dell’Azienda agricola Buonamici di Montebeni preoccupa Italia Nostra, che in una lettera aperta chiede al Comune di Fiesole, Città Metropolitana, Regione Toscana e Soprintendenza di riconsiderarne l’impatto ambientale.

L’edificio in cemento di oltre 1800 mq secondo l’associazione ambientalista sarebbe "un vero e proprio pugno in un occhio; uno shock panoramico", che poco ha a che vedere quindi con il progetto di miglioramento agricolo e con il Distretto biologico di cui proprio l’imprenditore Cesare Buonamici è Presidente. "E’ impossibile non notarlo dalle vie dei versanti della piccola Val di Sambre – osserva il presidente Leonardo Rombai che prosegue richiamando l’attenzione sui permessi urbanstici rilasciati.

Scartabellando documenti e autorizzazioni, Italia Nostra evidenzia "la rapidità, in vero frenetica, con cui il progetto riesce a solcare i meandri della burocrazia regionale e metropolitana". Al via libera del Comune del 2017 sarebbero infatti seguite a ruota tutte le altre autorizzazioni.

Metrocittà non avrebbe richiesto neppure la Vas. "I lavori sono iniziati nel 2019 al termine di un iter articolato e inserito in un percorso partecipativo con la cittadinanza – replica il sindaco Anna Ravoni – Il distretto biologico è nato in agosto. Chiamarne in causa il presidente è forviante".

Daniela Giovannetti

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