Il ministro Centinaio si schiera con gli agricoltori toscani

“Sia autorizzata la leggittima difesa contro lupi e cinghiali”

Ritano Baragli con il Ministro Gian Marco Centinaio

Ritano Baragli con il Ministro Gian Marco Centinaio

Milano, 21 novembre 2018 – Dal Ministro Centinaio pieno sostegno ai produttori per controllare i predatori che danneggiano l'agricoltura. E'' quanto accaduto in occasione della Festa del Vino che si è svolta a Milano. “Il ministro – riferisce Ritano Baragli, referente della sezione prodotto vinicolo di Confcooperative FederAgriPesca della Toscana - ci ha spiegato che sì, gli animali sono bellissimi, ma quando vanno fuori controllo diventano un problema che colpisce non solo noi agricoltori, ma anche gli animali stessi perché la natura va sempre tenuta in equilibrio”. Durante l'incontro il Ministro Gian Marco Centinaio, ha assicurato l'intervento del proprio dicastero, per tutelare le produzioni vitivinicole e agricole toscane, compresa anche una legge che autorizzi la legittima difesa contro gli assalti degli animali. “Il problema che poniamo è serio e reale – prosegue Baragli – e il Ministro lo ha ben compreso. Soprattutto ci ha garantito il suo impegno e quello del ministero che dirige per porre sotto controllo, anche con una legge ad hoc, un fenomeno che quando viene fatto crescere senza limitazioni mette a serio rischio le nostre produzioni agricole e vitivinicole. Per questo noi proponiamo che ci sia una possibilità di legittima difesa contro chi assale i nostri campi”. “Attualmente nella sola nostra Toscana – evidenzia Baragli - possiamo contare quasi 500mila capi fra cinghiali, caprioli, daini e lupi. Una popolazione eccessivamente ampia che colpisce costantemente le nostre culture e le nostre finanze. Ormai, un qualsiasi agricoltore, deve mettere fra i suoi costi fissi sia i danni diretti che subirà, sia le misure di prevenzione e dissuasione che deve mettere in campo per difendersi. Un aggravio di costi che ovviamente vanno a incidere sul prezzo ma che risulta necessario per ogni produttore per non correre il rischio di vedere distrutto il proprio lavoro, mettendo così in pericolo la sua stessa azienda”. Baragli fa quindi riferimento al Ministro Salvini e alla sua volontà di “riconoscere il più ampio diritto alla difesa per chi viene aggredito in casa propria”. “Allo stesso modo – conclude il referente di Confcooperative – all'agricoltore deve essere garantita la possibilità di difendere se stesso e i propri beni dai branchi di animali che assaltano le sue produzioni. La nostra proposta è una legge che riconosca al coltivatore il diritto di abbattere, utilizzando ovviamente chi ha la licenza per farlo come i cacciatori, quegli animali che invadono i campi e distruggono le coltivazioni. E su questo il ministro Centinaio ci ha dato pieno sostegno”.  

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