TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Il grande Simkin danza per l’omaggio a Nureyev

Domani sul palcoscenico del Verdi arriva il primo ballerino dell’American Ballet per ricordare l’inarrivabile star del Novecento

di Titti Giuliani Foti

"Sono stato con lui fino alla fine, l’ho abbracciato, stretto a me e tenuto la mano. Siamo stati amici per trent’anni e da lui ho imparato tutto sul mondo dello spettacolo, Nureyev ha cambiato la mia vita e nella mia vita ha lasciato un vuoto impossibile da colmare". Luigi Pignotti è stato manager e braccio destro di Rudolf Nureyev, etoile del mondo, morto nel 1993: adesso è produttore, anche di uno spettacolo che porta in scena il racconto ideale di questo immenso artista russo dal titolo "Grazie Rudy" che si potrà vedere a Firenze sul palcoscenico in una data unica in Toscana domani, 15 maggio alle ore 16,45

Uno spettacolo nato per rievocare la straordinaria creatività artistica di Rudolf Nureyev, il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato. "Rudy ha segnato un’epoca dal punto di vista interpretativo e creativo – dice Pignotti – di sicuro non solo nella storia della danza del ‘900. E’ stato eccelso danzatore, virtuoso talento di irrequieta genialità, virtù che si univano ad un incredibile carisma ed una presenza scenica unica". Nello spettacolo il ruolo di primo piano è di Daniil Simkin, primo ballerino dell’American Ballet accompagnato in questa prestigiosa serata di danza con etoiles internazionali nel ricordo del più grande ballerino di tutti i tempi.

In "Grazie Rudy" saranno riproposte le sue coreografie che hanno saputo infondere nuova linfa ai classici del repertorio, rivitalizzandoli con un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. "E’ stato unico in ogni senso: Nureyev ha saputo motivare alla passione per la danza e alla ricerca per la perfezione tecnica tante giovani promesse, che arricchite dal suo prezioso bagaglio artistico, gli rendono omaggio", continua PIgnotti. Sul palcoscenico del Verdi, per i tanti appassionati, i celebri pas de deux del repertorio classico e assoli contemporanei portati in scena da etoiles e primi ballerini dell’American Ballet Theater, City Ballet di New York, National Ballet Theatre of Ukraine-Kiev, Hungarian National Ballet. Poi, ad arricchire la serata, sarà Daniil Simkin, vincitore di molti riconoscimenti, che ha conquistato i palcoscenici del mondo, con una tecnica dai virtuosismi mozzafiato, pirouettes interminabili, salti dotati di quel momento della magica sospensione in aria.

"Quando si è ammalato – sospira Pignotti – me lo disse a Venezia, eravamo alla Fenice con l’Opera de Paris. Stava per partire per Vienna e lo accompagnai al treno. ’Presto sarò molto malato, mi confessò. Sei abbastanza intelligente per sapere che cosa abbia’. Salì sul vagone. Lasciandomi così, senza parole".