COSIMO
Cronaca

Il Fondo Ragusa fra Spadolini e Prezzolini

Cosimo

Ceccuti

Ragusa aveva acquistato nel 1931 la vecchia libreria Vanni. Lavoratore instancabile, così Prezzolini lo ricorda in un capitolo del suo Italiano inutile: "Non credo che Ragusa vedesse il sole più di una volta al mese", evocando l’immagine dell’amico sepolto fra i libri. Il fondo comprende 237 titoli, lettere, contratti, foto della libreria e della famiglia, cataloghi e molte altre curiosità. È pervenuto alla Fondazione Spadolini per volontà della figlia Olga, curatrice di testi di grammatica e della traduzione inglese di Pellegrino Artusi, ’Italian cook book’. Il ’pezzo’ più prezioso è il Guest-book, il libro delle firme che ’registra’ lezioni e conferenze degli ospiti di Prezzolini alla ’Casa Italiana’: intellettuali e scienziati fra i più autorevoli, a riprova di quanto fosse ingiusta l’accusa di Salvemini a Prezzolini di aver trasformato la ’Casa’ in un centro di propaganda. Fra i relatori degli anni ’30 c’è la Sarfatti, ma con lei Sforza e Moravia, ben lontani dalle idee fasciste. E poi Pascarella, Loria, Pirandello, Fermi. Prezzolini, lasciata l’Italia anche per le riserve su Mussolini, accoglieva personalità di rilevanti capacità culturali, senza curarsi delle simpatie politiche.