di Francesco Querusti
FIRENZE
Un "clamoroso comportamento anti sportivo", sostiene il Pontassieve che annuncia ricorso sui fatti di domenica, durante la partita del campionato dilettanti di Promozione fra Pontassieve-Subbiano, terminata 0-0. Verso lo scadere del primo tempo, l’allenatore del Subbiano, Alessio Guidotti, è entrato in campo senza autorizzazione per interrompere un’azione di gioco e ha steso l’attaccante del Pontassieve, Bourezza, lanciato a rete, impedendogli una chiara occasione da rete. Un filmato che ha fatto il giro del mondo perché ha dell’incredibile e ha stupito l’opinione pubblica.
Come detto, il Pontassieve calcio ha presentato ieri preannuncio di reclamo al Giudice sportivo territoriale del Comitato Regionale Toscana e al Subbiano facendo presente che formalizzerà entro mercoledì, con l’assistenza dell’avvocato Stefano Giotti consulente di diritto sportivo, le motivazioni. "Chiederemo una verifica al giudice sportivo della regolarità della gara - afferma il presidente del Pontassieve, Sebastiano Giusti - per capire se l’espulsione al mister è stata corretta oppure se servivano altri provvedimenti e se quindi il risultato della gara possa ritenersi valido oppure no. Approfondiremo la normativa in materia valutando se ci sono dei precedenti, vogliamo anche evidenziare quanto successo per evitare che questo sgradevole fatto possa ripetersi in altre gare più importanti e nel calcio giovanile. Per evitare gesti di emulazione e capire anche quanto sarà la punizione sportiva".
"In riferimento allo spiacevole e grottesco episodio accaduto - prosegue il club biancoazzurro - la società Pontassieve desidera comunicare ai propri tesserati, tifosi e sostenitori che, in linea con i valori di sportività e di fair play che fanno parte della propria cultura calcistica, che si è già attivata nella procedura di reclamo a tutela dei valori sportivi". "Si tratta di un atto doveroso - precisa il presidente Giusti - al fine di verificare la correttezza sportiva della gara e di accertare se tale comportamento sia stato adeguatamente sanzionato o se debba essere meritevole di una maggiore punizione. Riconoscendo che non si è trattato affatto di un gesto violento, cogliamo occasione per ringraziare i nostri tesserati presenti sul campo proprio per non essersi lasciati trasportare dall’emotività e per non aver ceduto a facili quanto deprecabili reazioni sconsiderate".
Infine Giusti tiene a precisare: "E’ un episodio che ha colto tutti di sorpresa e il Subbiano stesso, la cui dirigenza si è mostrata chiaramente dispiaciuta per l’accaduto. Dalla giustizia sportiva ci aspettiamo una risposta chiara e ferma al fine di stigmatizzare certi comportamenti soprattutto perché non riaccadano a nessun livello. Auspichiamo che la forza e la potenza della comunicazione che ha reso virale il video dell’accaduto non sottoponga a gogna mediatica la persona del mister, ma renda chiaro ed evidente, specie ai più giovani, che si tratta di un gesto da non compiere mai".
Sul fronte aretino, il Subbiano ha replicato: "Siamo dispiaciuti e ci scusiamo per quanto successo. Procurarsi un vantaggio di gioco in questo modo non è giusto e merita, come in parte è già stato, di essere punito. Siamo però altrettanto convinti che l’episodio non sia da etichettare come violento e siamo altrettanto convinti che il nostro mister Alessio Guidotti sia il primo ad esserne dispiaciuto. Poche altre parole hanno valore, vogliamo solo ricordare che il calcio dilettanti e giovanile da sempre deve essere sinonimo di correttezza e lealtà. E speriamo anche in un abbassamento dei toni che, in questo momento, hanno preso una piega sgradevole almeno quanto l’episodio stesso".