Il doppio arresto dello spacciatore

In manette, rilasciato, di nuovo in attività il giorno dopo: la polizia lo riacciuffa con la droga

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Ventiquattro ore dopo il suo arresto, era di nuovo sulla ’’piazza’’ di San Iacopino a spacciare. E sempre carico di hashish. L’auspicio è che il secondo arresto, nel giro di poche ore, serva almeno a tenerlo lontano dalla strada, in un rione dove per altro la microcriminalità è un problema molto sentito dalla gente per bene.

E anche la faccia di questo 27enne, origini marocchine, sta diventando note. Sicuramente agli agenti del commissariato di Rifredi, che martedì pomeriggio, intorno alle diciassette, lo hanno nuovamente arrestato per spaccio. Purtroppo non si sono stupiti di vederlo nuovamente “a lavoro“. Poche ore prima, il giudice aveva sì convalidato il “primo“ arresto, ma dopo aver concesso i canonici “termini a difesa“, aveva disposto una misura assai blanda: quella dell’obbligo di firma in caserma. Precauzione che, anche se non disattesa, non gli impediva certo di riavviare l’attività.

Così, gli agenti lo hanno notato nei pressi della pista ciclabile di viale Redi.

Il nordafricano si è avvicinato ad un ragazzo seduto su una panchina e gli ha ceduto un frammento di una sostanza marrone che ha fatto subito sospettare si trattasse di hashish. Entrati in azione, i poliziotti hanno trovato il pusher in possesso di 555 euro in contanti e, nascosti anche nelle parti intime, circa 120 grammi di hashish.

Per il il 27enne è così scattato il secondo arresto del mese di maggio, mentre l’acquirente, che si era impegnato a pagare in un secondo momento la dose ricevuta, verrà segnalato per detenzione di stupefacenti per uso personale.

stefano brogioni

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