Il clima sfavorevole "El Niño non aiuterà a ridurre gli inquinanti"

Il clima sfavorevole   "El Niño non aiuterà  a ridurre gli inquinanti"
Il clima sfavorevole "El Niño non aiuterà a ridurre gli inquinanti"

Bernardo Gozzini, meteorologo e direttore del consorzio Lamma, il biossido di azoto può influenzare il microclima di Firenze?

"No. È il meteo che invece può creare una situazione favorevole all’accumulo di inquinanti. Anche se all’interno della città si creano isole di calore. Il meteo invece può variare quella che viene definita ’altezza di rimescolamento’.

Di cosa si tratta?

"È come se sull’atmosfera insistesse una cappa. A seconda delle condizioni che si creano questa cappa può essere più bassa e trattenere gli inquinanti negli strati più bassi. Quando invece è più alta si crea maggiore volume atmosferico per disperdere e diluire gli inquinanti".

Come interviene il cambiamento climatico?

"Se ci porta a una maggiore incidenza di blocchi anticiclonici e se questo avviene nei mesi invernali provocherà un maggior numero di giorni favorevoli all’accumulo".

Non è che la centralina Arpat di viale Gramsci influenza troppo i risultati?

"Prima c’erano molte più, una era addirittura in piazza Pier Vettori. La scelta è stata mantenere quella di viale Gramsci. Spostare una stazione rischia di far perdere la sua serie storica e quella è stata ritenuta rappresentativa".

Il meteo fiorentino nel primo semestre ha remato contro o a favore il blocco ai diesel?

"Ha avuto un andamento altalenante. I primi dieci giorni di gennaio non è piovuto quasi mi e c’erano temperature calde. Poi è arrivata la pioggia e abbiamo chiuso il mese con maggiori precipitazioni del 2022. A febbraio c’è stato il 50% di pioggia in meno, marzo nella norma e aprile all’asciutto. Diciamo che non ha aiutato"

E l’estate?

"Con l’arrivo di El Niño che raggiungerà il picco fra novembre e dicembre, portando già a un innalzamento delle temperature a giugno e luglio, avremo più ondate di calore. E quindi mancanza di vento e pioggia. A livello globale c’è il 38% di possibilità che questo sia uno fra gli anni più caldi della storia".