LINDA COSCETTI
Cronaca

Il cinema guarda al sociale. Per superare le fragilità

’Le Devianze’, nuovo film tutto fiorentino diretto dal regista Mario Mariani "Un tema diverso dal solito, ma da affrontare" ha detto il governatore Giani .

Il cinema guarda al sociale. Per superare le fragilità

Il cinema guarda al sociale. Per superare le fragilità

Un viaggio fra le storie di cinque personaggi, che attraverso il loro comportamento abituale manifestano il distacco dalla realtà della vita di ogni giorno, per abbracciare quel lato oscuro, la devianza, che si rivela a causa della solitudine. Temi che riguardano problematiche attuali che portano ad un confronto con il mondo che cambia, peggiorando, il rapporto con i figli e con la famiglia.

E’ questo che il regista Mario Mariani ha voluto portare all’interno del suo film "Le devianze", che andrà in onda per la prima volta venerdì al teatro della "Compagnia". "L’idea mi è venuta prima della pandemia e poi l’ambito sociologico su cui ho deciso di improntare il film è proprio la solitudine, quella che molti hanno vissuto in questo periodo. Siamo anche vicini ai più giovani che spesso soffrono di questo tipo di stato d’animo" dice Mariani.

Un messaggio di speranza quello che si vuol trasmettere con questa pellicola, un cinema che come afferma lo stesso regista: "E’ cambiato, richiede più qualità, più cultura e meno ’cinema da cassetta’", che porta sul grande schermo la rappresentazione di cinque devianze comuni della nostra società: ludopatia, sindrome dell’eden, tossicodipendenza, prostituzione e ipersessualità.

Anche il presidente della regione Toscana, Giani, ha confermato la soddisfazione di poter trattare questi temi con attori fiorentini dallo spirito comico: "Oggi proiettiamo un tema diverso, quello della fragilità, della sanità e della salute mentale, perché nel mondo in cui viviamo sono punti fondamentali da affrontare". Nel cast Luciano Casaredi, che in passato ha lavorato con i fratelli Taviani, Tonino Cervi e Neri Parenti: "Interpreto Bruno Nannelli, un campione di motociclismo in pensione che si ricorda le corse che faceva come se non fossero mai passate, spero che il film piaccia al pubblico e che ne traggano la giusta dose di sensibilizzazione". "Interpreto Andrea Nannini e ho il costante bisogno di amare le donne, quasi da diventarne una malattia. Non è un film pesante, ma affronta temi seri in modo leggero", dice Alessandro Tassi. E poi Paolo Gonfiantini, Cesare Bardaro e Marta Martini. Spiccano Sergio Forconi e Jerry Potenza, che molti ricorderanno ne "Il Ciclone" di Pieraccioni, Emidio Cheli spesso su Rai Storia; Massimo Loppa che ha partecipato al film "La Vita è bella" di Benigni.

Storie di personaggi di mondi diversi che si intrecciano tra loro dando vita a ricordi e passioni. Film si apre con una grande festa nella villa di uno dei cinque, il benestante con il vizio del gioco, che attraverso alcuni passaggi finirà solo e povero con il rimpianto di aver perso moglie e famiglia.