Il cibo e la biodiversità Il Comune ci crede

E’ stato approvato il protocollo che stabilisce la nascita della ’Comunità’. La collaborazione con l’Associazione dei grani antichi e delle Colline del Chianti

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Il Comune ha approvato il protocollo d’intesa con la "Comunità del Cibo e della Biodiversità dei grani antichi di Montespertoli e delle Colline del Chianti", per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio locale di interesse alimentare ed agrario. Dunque, fari ancora accesi sui grani antichi autoctoni, più che mai importanti adesso che il "granaio d’Europa" - l’Ucraina - è sotto le bombe e (diciamolo) minaccia latente di fughe radioattive. Su questo protocollo, abbiamo ascoltato il sindaco, Alessio Mugnaini, che ha la delega all’agricoltura.

Qual è il significato di questa adesione?

"La sinergia tra Comune e associazione è forte da sempre e non potevamo non essere tra i promotori della nascita di una vera e propria comunità del cibo. La nostra comunità del cibo nasce dal basso grazie al lavoro dell’associazione e dei produttori che hanno creduto in questo percorso. La nascita della comunità del cibo consentirà di fare nuove azioni a tutela non solo della produzione di grani antichi ma anche di altre varietà classificate al germoplasma della Regione Toscana come per esempio la ‘mela Francesca’ coltivata qui a Montespertoli".

La crisi del grano innescata dalla guerra in Ucraina può davvero far ulteriormente rivalutare il vero grano come prodotto autoctono?

"Anche senza la crisi del grano, è necessario prendere coscienza delle qualità dei nostri prodotti che non solo hanno migliori caratteristiche nutraceutiche, ma che permettono anche la giusta remunerazione a chi lo produce e contrastano l’abbandono dei terreni, ponendosi la sfida dei cambiamenti climatici. A mio avviso questo passaggio di rivalutazione è essenziale anche senza la crisi del grano".

Diciamo alcuni motivi per cui i consumatori possono rivolgersi ai prodotti di grani antichi...

"I prodotti di grani antichi hanno dimostrato qualità importanti sia per la dieta quotidiana che per diete particolari come alcune forme di celiachia; scegliere questi prodotti vuol dire scegliere una filiera fatta di garanzie partecipate, vuol dire sostenere i produttori locali e vuol dire voler bene al proprio territorio. Per la qualità, poi, basta chiedere ai bambini delle nostre scuole che ormai da anni mangiano la pasta e il pane di grani antichi con ottimo gradimento".

Azioni prossime di promozione?

"La prima vera azione sarà la festa della biodiversità del 21 maggio, poi sono iniziati incontri (con la semina del grano) nelle nostre scuole e ci saranno iniziative specifiche con i negozi del territorio".

Andrea Ciappi

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