SANDRA NISTRI
Cronaca

Il centro invaso dai piccioni. A disinfestare ci pensano i falchi

E’ partito l’intervento per liberare la città dai volatili con l’aiuto dei rapaci dei Falconieri fiorentini

Il centro invaso dai piccioni. A disinfestare ci pensano i falchi

Il centro invaso dai piccioni. A disinfestare ci pensano i falchi

Il problema c’è e si vede. Letteralmente. Soprattutto nei marciapiedi pieni di guano del ‘salotto buono’ di Sesto. Una presenza davvero massiccia quella dei piccioni nel centro che l’amministrazione cerca di contrastare con un metodo alternativo e non cruento. Da alcune settimane, infatti, Jafar, Margot, Tuono, Bella e Noa, le poiane di Harris ‘incaricate’ di allontanare e disincentivare la presenza dei piccioni nelle strade e nelle piazze del centro, sono al lavoro per rendere più pulita la città. Nati nell’allevamento della Falconieri Fiorentini Asd, di notte i rapaci vengono indirizzati dai falconieri verso i luoghi e gli spazi dove stazionano i piccioni, inducendoli alla fuga nell’immediato e, in quanto predatori, creando le condizioni perché a quel luogo venga associato un pericolo, costringendoli così ad abbandonarlo definitivamente.

L’auspicio è che l’opzione scelta sia efficace come accade in vari contesti in cui è già stata sperimentata: l’allontanamento dei piccioni con i rapaci è un metodo di disinfestazione e controllo largamente utilizzato in aeroporti, aree industriali e centri abitati che dà ottimi risultati nel medio e lungo periodo, scongiurando il ricorso a sostanze chimiche, reti e abbattimenti.

"La presenza di piccioni in centro è piuttosto consistente, con tutte le conseguenze che ne derivano - spiega l’assessore all’Ambiente Beatrice Corsi - Grazie all’aiuto delle poiane contiamo di riuscire a limitare e disincentivare la concentrazione di volatili nelle piazze, sui cornicioni e negli spazi aperti senza utilizzare mangimi antifecondativi che presentano molti vantaggi, ma anche il rischio di finire nel becco di altre specie di uccelli. Si tratta di una attività sperimentale di cui valuteremo nei prossimi mesi i risultati e che, qualora questi fossero positivi, intendiamo proseguire nel tempo". La collaborazione dei sestesi rimane comunque essenziale: "Molte persone, purtroppo - aggiunge Corsi - hanno l’abitudine anche in pieno centro di nutrire i piccioni. È una pratica da evitare nel modo più assoluto: l’abbondanza di cibo spinge non solo gli animali a concentrarsi nelle piazze e nelle loro prossimità, ma ne incentiva la riproduzione, aggravando ulteriormente i problemi". Per chi è colto ‘in flagrante ‘ a sfamare i piccioni sono previste multe piuttosto salate da 40 a 240 euro secondo il Regolamento di polizia urbana.