Funaro trasversale, voto omogeneo e abbastanza solido, con qualche sgambetto (messo in conto) rimediato nelle zone che più tribolano, Oltrarno in primis, San Jacopino a ruota. Sara tiene bene al Campo di Marte (non scontato), frulla come una mietitrice all’Isolotto e San Bartolo, in buona parte di Gavinana, a Coverciano e Rifredi.
Il consenso a Schmidt ricalca un po’ la mappa del centrodestra ’storico’ della città.
Forte intorno all’asse che gravita sui viali a cavallo tra la Santa Croce ’alta’, direzione D’Azeglio per intendersi, e i rioni bene intorno a piazza Oberdan e viale Mazzini. Altrettanto forte nelle zone nobili e collinari, sia verso Fiesole a nord che verso Arcetri a sud, sui lungarni a monte del centro e, a sorpresa anche in zona piazza Ferrucci. Fortissimo in via Cavour e via Lamarmora (cantieri del tram non graditi?). Non sfonda, pur non andando male, invece forse nella zona dove aveva creduto di poterlo fare di più, e cioè verso Peretola, Quaracchi e Le Piagge.
Voto alto e popolare insieme per Cecilia Del Re e forse la connotazione politica assai sfumata dell’ex assessora all’urbanistica l’ha aiutata molto in tal senso. Ha fatto una scorpacciata di consensi in Porta Romana addentrandosi però anche in buona parte dell’Oltrarno più popolare. E’ andata bene anche alle Cure, al Campo di Marte e molto bene sulle prime colline e lungo la Bolognese.
Piuttosto vip anche il voto di Stefania Saccardi. La delfina renziana ha fatto incetta di X sulle schede nell’asse ’bene’ tra la cerchia dei viali e via Mannelli per esempio, ma anche in zone diametralmente opposte non solo geograficamente ma anche a livello sociologico come il Ponte a Ema e l’Oltrarno. La sinistra critica di Dimitri Palagi ha mantenuto il suo zoccolo duro, specie a Novoli, ma ha pescato anche in alcuni rioni del centro.
Mini affresco fatto. Ora serve però capire come si è mosso l’elettorato. Qualcosa ha stupito, inutile nasconderlo, specie sul fronte Schmidt. Molti addetti ai lavori infatti avevano previsto un consenso più forte di Eike, e della destra in generale, nel crinale nord ovest della città dove invece il Pd ha retto.
Anche al Campo di Marte c’è chi si aspettava qualche X in più sul nome dell’ex direttore degli Uffizi che invece ha stupito in altre zone. In lungarno Ferrucci, per dire. Ma anche in viale Giannotti, a due passi dal tempio laico dem delle Vie Nuove, dove in una sezione della Villani del viale Giannotti ha perfino stravinto (avrà inciso anche qui il solito tram? I cantieri spaventano preventivamente molti...).
Al netto di tutto l’ex direttore degli Uffizi sembra aver fatto un discreto risultato senza tuttavia sfondare mentre Funaro ha avuto il merito di ’tenere’ abbastanza la rete dei consensi ottenendo tuttavia percentuali sì rassicuranti ma tutt’altro che scintillanti.
Da sottolineare infine come la macchina del Pd si sia dimostrata assai più rodata rispetto a quella dei partiti di centrodestra (d’altronde decenni di militanza creano inevitabilmente struttura e radicamento).
Un esempio su tutti? Nelle sezioni dell’Oltrarno dove Schmidt ha superato largamente Funaro il candidato dem alla presidenza del Quartiere 1 Mirco Rufilli ha contemporaneamente battuto la rivale del centrodestra Maria Cristina Paoli. Il motivo? Rufilli è radicato nel rione, macina consensi da anni e muove voti. E fenomeni simili si sono concretizzati anche in molte altre zone della città.