I truffati dello specchietto "Ho sentito il colpo e mi sono insospettita""

Il racconto dell’automobilista vittima del falso incidente sulla Volterrana "E’ un’auto bianca, i carabinieri avevano avuto altre segnalazioni".

Il colpo allo specchietto, dato probabilmente con un bastone. Poi l’inseguimento da parte del truffatore, finito con l’intervento dei carabinieri. È la storia di Paola (il nome è di fantasia per garantirne l’anonimato), la ragazza che nei giorni scorsi è stata vittima dell’ennesimo tentativo di "truffa dello specchietto". "Ero in macchina con la mamma del mio ragazzo, alle 10.30 di giovedì mattina quando, sulla via Volterrana, mentre procedevo a poca velocità, ho sentito un colpo allo specchietto. È stato molto strano perché ero in mezzo alla carreggiata, lontano dalle auto in sosta, e non avevo visto nessuno. Mi sono fermata un attimo a controllare di non aver investito qualcosa o qualcuno, poi sono ripartita, con lo specchietto in frantumi, senza capire cosa fosse esattamente accaduto, ma già con la sensazione di una dinamica strana".

A quel punto l’autore del tentativo di truffa, che fino a quel momento era rimasto in auto e non si era fatto vedere, si è mosso. "Solo dopo alcuni metri ho notato che un’auto ci seguiva e che il conducente mi lampeggiava con i fari, facendo cenno di fermarmi in modo molto concitato – continua Paola -. Abbiamo capito subito di essere di fronte a un tentativo di truffa, perché pochi giorni prima una nostra conoscente aveva avuto lo stesso trattamento. Quindi non ci siamo fermate, chiamando invece subito a telefono i carabinieri. Abbiamo descritto l’auto, una Volkswagen bianca, e ci hanno confermato la corrispondenza con le altre segnalazioni arrivate. A quel punto, la mamma del mio ragazzo si è girata col telefono e, appena l’uomo alla guida ha visto il cellulare, ha iniziato a fare una serie di manovre pericolose per non farci vedere la targa: in alcuni momenti cercava di avvicinarsi quasi a toccare la mia auto, in altri si muoveva di lato, in altri ancora rallentava improvvisamente. Al primo spiazzo ha fatto inversione ed è tornato verso il Galluzzo. Abbiamo nuovamente avvisato i carabinieri e loro sono riusciti a fermarlo e a portarlo in caserma. Abbiamo presentato denuncia, anche se quasi con dispiacere, perché mette molta tristezza vedere che un giovane debba ricorrere a questi espedienti per vivere. Sappiamo che oltre a noi, ci sono altre due persone che hanno contattato le forze dell’ordine. E’ bene fare grande attenzione e soprattutto chiamare i numeri di emergenza". La truffa dello specchietto, come quella del falso investimento del pedone, fa leva sul senso di colpa delle vittime, che vengono convinte di aver causato un sinistro. I truffatori urtano appositamente le vetture in transito, a mano libera o con dei bastoni, fingendo poi di aver avuto conseguenze alla propria auto o addirittura danni fisici e chiedendo un risarcimento. Spesso si accontentano di alcune centinaia di euro ‘brevi manu’ in modo da evitare accertamenti e il coinvolgimento delle assicurazioni.

Lisa Ciardi

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