I pronto soccorso selezionano liberi professionisti

Ancora critica la situazione del personale nei pronto soccorso della Toscana. In particolare mancano i medici, non è una novità. Gli ospedali stanno più o meno applicando ovunque la delibera regionale che prevede la presa in carico dei codici meno gravi da parte degli internisti, mentre il personale dell’emergenza si concentra sui codici di maggiore gravità. Ma resta ancora la criticità delle attese per il ricovero. In queste settimane a rimpinguare il personale di pronto soccorso anche i medici dell’Usca.

Mentre l’azienda sanitaria Toscana centro ha aperto una selezione destinata ai liberi professionisti: destinata a specializzati in varie discipline (non solo medicina di emergenza urgenza ma anche medicina interna, cardiologia, geriatria), agli specializzandi dal terzo anno in su, mentre la criticità potrà essere rappresentata dagli specializzandi del primo e secondo anno. Alla selezione, infatti, sebbene possano partecipare laureati in medicina con abilitazione a svolgere la professione, non è previsto che possano prenderne parte i medici iscritti alle scuole di specializzazione nei primi due anni.

Il contratto libero professionale prevde un compenso orario di 31 euro.

Oggi vedremo se e quanti hanno preso parte alla selezione. Tra superlavoro e aggressioni i medici di pronto soccorso sono allo stremo delle forze. Alcuni gruppi di medici dell’emergenza urgenza si sono già riuniti pensando alle dimissioni di massa per cambiare tipo di rapporto con il sistema sanitario. Ma la soluzione, sintomo di un prolungato malessere, segnerebbe l’inizio della fine del sistema sanitario pubblico per come lo conosciamo.

Ilaria Ulivelli

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