I colori e le tele di Checchi "Una mostra da vedere"

In centinaia al Grifoni per la più grande esposizione sul pittore fucecchiese

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Centinaia di visitatori. Un grande successo. E c’è ancora la possibilità, oggi, di visitare una straordinaria collezione d’arte. Perché si tratta della più grande esposizione mai realizzata sul pittore fucecchiese Arturo Checchi. Artista di fama nazionale, nato a Fucecchio in via Farini - che oggi è via Arturo Checchi - nel 1886 e deceduto a Perugia, dove ha insegnato a lungo, nel 1971, Checchi è stato senza dubbio uno dei maggiori artisti toscani del XX secolo. Grazie all’acquisizione di numerose opere da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, oggi il patrimonio di opere di Checchi - almeno l’80% - è tornato sul territorio. Molte altre opere infatti sono in possesso del Comune di Fucecchio e della Fondazione Montanelli Bassi. Tutto questo immenso patrimonio di quadri, al quale si aggiunge anche la scultura in bronzo dell’autoritratto, è esposto fino ad oggi a San Miniato, a Palazzo Grifoni.

La mostra, iniziata lo scorso 5 novembre, è già stata appunto visitata da centinaia di appassionati e di curiosi – è un evento culturale di portata nazionale – che hanno potuto ammirare l’evoluzione artistica di Checchi ma anche, e soprattutto, la dirompente innovazione della sua opera giovanile. "La mostra realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato - dice il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli - rappresenta un’occasione unica per poter ammirare l’immenso patrimonio artistico lasciatoci da Checchi. Spero che questo weekend tanti miei concittadini colgano l’opportunità per visitare la mostra. Si tratta di un’esposizione veramente molto bella per la quale ringrazio il presidente Antonio Guicciardini Salini che ancora una volta, attraverso la Fondazione, ha dimostrato tutta la propria sensibilità per l’arte e la volontà di sostenere il territorio". "Per comprendere l’importanza di questa esposizione basta ricordare che, prima di adesso, la più importante mostra su Checchi era stata fatta a Perugia e raccoglieva 60 opere – conclude Spinelli – . Questa ne propone quasi il doppio, oltretutto in un contesto molto bello come quello di Palazzo Grifoni. Credo che ogni fucecchiese, vedendo la bellezza di queste opere, possa provare l’orgoglio di essere concittadino di un artista così importante".

C. B.

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