BENEDETTO
Cronaca

House of Franchi. Stagione venti con colpi di scena

Benedetto Ferrara La Serie «House of Franchi» sta per entrare nella sua ventesima stagion...

Ferrara

La Serie "House of Franchi" sta per entrare nella sua ventesima stagione. Nel frattempo sono cambiati gli attori, sia in Palazzo Vecchio che nella Fiorentina, mentre cambiavano progetti, plastici e location. E come ogni Serie che si rispetti quando ci si avvicina (speriamo) alla fine, arrivano i colpi di scena. Il primo riguarda l’asta per l’assegnazione dei lavori, quella andata a vuoto al primo giro e poi andata a buon fine. Quindi la Fiorentina di Commisso che cambia all’improvviso strategia. Mancano 50

milioni? Parliamone. Business is business. Ma dopo anni di trattative serrate e irrigidimenti formali, il fatto che i rapporti tra comune e società non si siano mai rotti ha aiutato tutti a cercare una strada comune, senza però tradire quel senso di precarietà che questa storia ci racconta da

anni. Adesso la domanda è: dove giocherà la Fiorentina mentre le ruspe saranno al lavoro? Il Comune ha delle scadenze precise per poter accedere ai fondi. L’impianto del Padovani, ovvero la versione provvisoria da 16 mila posti, potrà essere pronto tra fine 2024 e inizio 2025. C’è da dire che se le parti si fossero trovate d’accordo subito su questa ipotesi oggi il mini stadio della Fiorentina sarebbe già pronto.

Ma così non è andata e quindi inevitabilmente la Fiorentina adesso confida in un rinvio di lavori al Franchi. Ognuno gioca la sua partita: il sindaco Nardella ha puntato a mettersi in proprio come Comune pur di chiudere la faccenda prima di fine mandato, la Fiorentina a ottenere una posizione di forza e a evitare l’esodo a squadra e tifosi (quello che in Coppa, magari giocando a Modena o Reggio Emilia, sarà inevitabile). Se Empoli è stata bannata, la sensazione è che ora la sfida cambia i suoi orizzonti e la possibile soluzione passa nelle mani del governo. Il tutto in mezzo alla campagna elettorale il che implica polemiche, propaganda e possibili sgambetti. Senza dimenticare il peso del populismo pallonaro. Quindi la premessa necessaria è che da ora in poi Firenze e la Fiorentina viaggino sullo stesso binario per strappare una soluzione positiva per tutti, soprattutto per chi ama il colore viola e segue questa Serie da inizio millennio. Un Oscar ai fiorentini per la pazienza non ci starebbe male.