Guardone con fotocamera Filma ragazza in doccia

Choc in una palestra a Novoli: ventenne si è intrufolato nello spogliatoio femminile per riprendere una cliente nuda. Ora il telefono sarà analizzato.

Guardone con fotocamera  Filma ragazza in doccia

Guardone con fotocamera Filma ragazza in doccia

FIRENZE

Il nudo di donna spiato dal buco della serratura ha fatto la fortuna della commedia all’italiana. Ma la scena che si è consumata nello spogliatoio di una palestra di Novoli, è stata senza dubbio più violenta.

E violenza - privata - la ipotizzano anche i poliziotti delle volanti che, richiamati dalle urla spaventate di una donna, sono corsi a fermare un giovane di 20 anni che si era intrufolato nei box delle docce delle donne.

Ma a differenza dei B-movie, dove il protagonista si limitava a guardare, il giovanotto, che fino a poco prima si era allenato pure lui con attrezzi e pesi, ha allungato una mano dalla cabina di fianco a quella in cui la signorina si stava insaponando, e l’ha filmata.

Già, perché evidentemente oggi non è solo l’occhio che deve essere soddisfatto: cos’altro? Una risposta che proveranno a dare gli inquirenti, visto che lo smartphone del 20enne è stato sequestrato.

Perversione? Goliardia? Ossessione per i contenuti a ogni costo che prova anche a prove estreme o infrangere la legge? Un guardone 2.0? Chissà.

Davanti ai poliziotti, il 20enne colto sul fatto non ha proferito parola. E alla domanda, “perché l’hai fatto?“ ha preferito restare evasivo. E così tutte le ipotesi hanno una loro ragione.

Erano circa le 23 di lunedì sera, l’ora di chiusura, quando la polizia si è precipitata nella struttura di via Lulli.

Sia il personale della palestra, che alcune clienti, avevano infatti richiesto l’intervento per un fatto alquanto insolito.

Una trentenne, terminato il suo allenamento, si era tolta gli indumenti e si era avviata verso la zona delle docce, diversi box in fila divisi da un separè. Mentre si insaponava, una mano “armata“ dello smartphone in modalità telecamera si è allungata verso il suo corpo. Pochi istanti o diversi secondi, poco importa.

Quando la donna ha realizzato quello che stava accadendo ha cacciato un urlo. Altre clienti si sono allarmate, il personale della palestra è stato avvertito.

E il 20enne, anch’egli cliente, nato a Firenze da genitori stranieri, è stato bloccato.

E’ stato ricostruito che si era introdotto nello spogliatoio approfittando dell’orario serale e della poco affluenza in palestra. Si sarebbe infilato direttamente nel box della doccia perché probabilmente aveva già in mente quello che intendeva fare.

Una storia che ricorda un’altra vicenda boccaccesca, quella della camera nascosta nello spogliatoio femminile dell’ospedale di Empoli.

Ma anche certe bravate ad ogni costo legate all’apparire sui social o alla creazione spericolata di contenuti per cibare canali e profili social.

Per superare il mutismo del 20enne, una spiegazione potrebbe arrivare dall’analisi del telefono. I poliziotti hanno infatti sequestrato il dispositivo e ora la procura dovrebbe ordinare l’acquisizione del suo contenuto.

ste.bro.