ILARIA ULIVELLI
Cronaca

"Gli ospedali a caccia di medici Come i ristoranti con i camerieri"

Nel 2025 mancheranno in Toscana più di 1.700 specialisti: la peggiore situazione del centro Italia. Il sindacalista Grechi: "I giovani non sono incentivati anche per gli stipendi, siamo tra i meno pagati in Italia"

di Ilaria Ulivelli

Sindacati sul piede di guerra. Preoccupazioni legittime. Dallo studio di Anaao Assomed, tra le sigle maggiormente rappresentative dei medici e dirigenti ospedalieri, emerge un quadro apocalittico di carenze di medici specialisti da qui al 2025. L’analisi è stata affettuata regione per regione, in base ai pensionamenti e all’arrivo dei nuovi specializzati. Al Nord guida la classifica il Piemonte, la Toscana è la prima fra le regioni del centro, la Sicilia al Sud. Unica eccezione il Lazio che sarà in grado di soddisfare il disavanzo

netto determinato dalla fuoriuscita di specialisti, anche se non in tutte le discipline.

In Toscana, nel periodo fino al 2025 il bilancio tra neo specialisti e medici in uscita dal sistema sanitario sarà negativo di 1.793 unità. Le carenze principali riguarderanno medicina d’emergenza e urgenza con 344 medici, cardiologia con 99, ginecologia e ostetricia con 96, chirurgia generale con 104, anestesia e rianimazione con 160, medicina interna con 202, ortopedia con 82, pediatria con 329, radiodiagnostica con 127 medici.

Da un confronto tra fabbisogni dichiarati dalla regione e previsione di medici in pensionamento nel periodo, appare sottostimata la richiesta di specialisti nelle branche di anestesia e rianimazione (-105), chirurgia generale (-86), ginecologia e ostetricia (-86), medicina d’emergenza-urgenza (-344), medicina

interna (-119), pediatria (-89), radiodiagnostica (-89); appare invece sovrastimata la richiesta nelle branche di ematologia (+31), geriatria (+65) e igiene (+85).

"Non sembra dunque che la regione Toscana esprima un ottimale fabbisogno di medici specialisti, anche considerando il numero assoluto, che se fosse esaudito dal ministero per la Ricerca e l’università porterebbe comunque a un ammanco di 1.195 medici specialisti al 2025", si spiega nello studio.

Parla della situazione e di questa proiezione anche Morando Grechi, segretario regionale dello Smi (Sindacato medici italiani). "La politica deve iniziare a cambiare visione – incalza – Vogliamo essere ascoltati perché il sistema sanitario rischia il default, non c’è più personale, non solo medici ma anche infermieri. Poi gli specialisti che mancano anche a causa dell’imbuto formativo".

Gli ospedali non trovano più medici come i ristoranti non trovano più i camerieri?

"Se ne trovano pochi e la Regione frena sulle assunzioni anche laddove sarebbero possibili. Ascolta più i sindaci anche di realtà periferiche che gli operatori. E gli ospedali provinciali sono in crisi".

Perché i giovani medici rifiutano le realtà periferiche?

"Capisce che il mercato crea le condizioni. C’è una tale necessità di medici che sono nella condizione di scegliere. E se possono farlo preferiscono un grande ospedale piuttosto che una realtà periferica. Non cercano un posto di lavoro come si faceva un tempo".

Solo questo?

"C’è una carenza di vocazioni. Ma anche chi la motivazione ce l’ha rischia di perderlòa con i quiz assurdi di accesso alla facoltà. ma il motivo è anche economico. In Toscana i medici ospedalieri sono tra quelli pagati meno d’Italia. Un giovane non è incentivato a fare medicina se non c’è una retribuzione congrua".

E i pochi che ci sono se ne vanno...

"I pochi che escono dalle scuole preferiscono fare gli specialisti nel privato. Senza turni massacranti, lavoro di notte e nei festivi".