
Gli effetti sulla salute "Attenzione alla Bpco La mascherina? Serve"
Walter Castellani, pneumologo e direttore del reparto di Fisiopatologia respiratoria dell’ospedale Palagi, quanto fa male il biossido di azoto?
"Fa male quanto altri inquinanti come il particolato, le particelle pm 10 e pm 2.5, più piccole e per questo con maggiore capacità di penetrazione negli alveoli polmonari dai quali escono con maggiore difficoltà. Il biossido di azoto invece irrita le vie respiratorie alte come naso, gola, bronchi e polmoni".
Con quali effetti?
"È, insieme al fumo di sigaretta, una delle cause principali della Bpco, la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Una patologia che causa un rimodellamento dei bronchi alterandone la struttura interna in maniera irreversibile. È la terza causa di morte al mondo ed è subdola perché il paziente inizialmente con sintomi lievi, non si accorge di essere malato".
Chi è maggiormente a rischio?
"Le fasce sono i bambini, gli anziani e chi soffre di patologie respiratorie come l’asma. Si tratta di una patologia comunque in crescita. Ripeto l’aspetto da tenere d’occhio è il non riconoscimento e la non convinzione di stato di malattia da parte del paziente".
Come difendersi dai danni del biossido di azoto?
"La cosa migliore è evitare di fare attività che facciano iperventilare, come correre in tratti considerati altamente inquinati"
Anche andare in bici in uno di quei tratti, alla lunga, può provocare danni?
"Sarebbe consigliabile, ad esempio a chi va in bicicletta sui viali, l’utilizzo della mascherina, ma dobbiamo anche ammettere che negli ultimi anni, soprattutto per il biossido di azoto e il particolato c’è stata una forte diminuzione delle emissioni".
Claudio Capanni