Giovani toscani nel mondo alla scoperta delle origini

Dalla Svezia al Brasile, in dodici hanno ottenuto la borsa di studio ’Mario Olla’. Tornano per fare un’esperienza lavorativa nella terra delle loro famiglie

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Il governatore Eugenio Giani ha incontrato ieri, nella sede della Regione di Palazzo Strozzi Sacrati, alcuni dei ragazzi beneficiari della borsa di formazione professionale ‘Mario Olla’. Arrivano da Svezia, Brasile e Argentina ma sono uniti nelle radici: le famiglie di tutti i dodici borsisti, infatti, sono toscane, emigrate nelle scorse generazioni per cercare migliori opportunità in altre parti del mondo. Un processo che quest’oggi si inverte grazie al progetto ‘Mario Olla’, che promuove il recupero della memoria storica dell’emigrazione toscana all’estero.

La borsa di studio avrà una durata di tre mesi durante i quali i ragazzi, lavorando in un’azienda del territorio, potranno riscopririre quelle origini di cui fino a ora avevano solo sentito parlare in famiglia. L’iniziativa prende il nome da Mario Olla, il consigliere regionale che negli anni ‘70 aprì la strada alla nascita di organismi di rappresentanza regionale all’estero. Nelle sue venti edizioni, a partire dal 1997, la borsa di formazione professionale ha coinvolto ben 197 ragazzi dai 18 ai 35 anni.

"Siamo davvero felici di ospitare i giovani toscani nel mondo, che tornano nella nostra terra per fare un’esperienza lavorativa – ha detto Bernard Dika, consigliere regionale per l’Innovazione e le Politiche Giovanili –. Questo è un bel modello per la comunità toscana all’estero". E’ poi intervenuto Giani che ai borsisti ha detto: "Dopo una pausa dovuta alla pandemia abbiamo potuto riprendere l’attività di ’Toscani nel mondo’ con iniziative che, come questa, rafforzano i legami tra il nostro territorio e le persone che, pur vivendo all’estero, hanno radici toscane. Intendiamo portare avanti questo progetto con impegno".

Tra i borsisti presenti, Maria Julia Oller, architetta e artista brasiliana, ha detto: "Per me essere qui è un vero regalo, un’occasione per cercare dei punti comuni tra le nostre culture". E Nicolás Muños, argentino, ha aggiunto: "Sono entusiasta perché potrò specializzarmi in ambito lavorativo e allo stesso tempo riscoprire le mie origini lucchesi". Infine Valentina Gonzalez: "Grazie al supporto della Regione Toscana potremo vivere questa grande opportunità".

Alessia Raffaelli

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