Giovani giuristi spiegano la legge con i podcast

Contributi vocali su temi di ’giustizia’: sono stati selezionati tra i migliori emergenti

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È legale la coltivazione di stupefacenti in casa? Cosa è cambiato con l’avvento dell’istituto dell’unione civile tra omosessuali? Ci sono prospettive anche in materia di adozione? Nel Rapporto medico-paziente quali profili di responsabilità si delineano, in seguito alle recenti riforme? Sono soltanti alcuni dei tantissimi temi ’legali’, che un gruppo di giovani giuristi, cerca di rendere accessibili a tutti. Il mezzo scelto per comunicare e spiegare è il ’podcast’, ovvero delle registrazioni audio, archiviate sul sito e sui portali social di Dirittoalpuntopodcast.com. L’idea è venuta ad alcuni avvocati e un aspirante notaio, tutti under 30: Giandomenico Sità, Cristina Trocker, Benedetta Latini, Cosimo Pagnini e Alberto Ricasoli Firidolfi.

"Il nostro progetto - spiega Sità - è divulgativo e non-profit e mira a far conoscere una materia difficile e complicata, a chiunque vi si voglia approcciare. In pochi mesi, abbiamo raggiunto traguardi importanti nel mondo del podcasting. In particolare, siamo stati convocati ad intervenire ad una tavola rotonda virtuale, chiamata “Podcaster in toga”, durante il Festival nazionale del podcasting, dove ho partecipato in qualità di relatore. Infine, al medesimo Festival, siamo stati selezionati tra i migliori podcast emergenti del 2020, in Italia".

 

 

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