CARLO CASINI
Cronaca

Gianna e le sue migliori amiche: "Passeggio con loro e sono felice. Ho ritrovato fiducia nella gioventù"

A 90 anni scopre un’intesa con due studentesse e la storia, raccontata da La Nazione, arriva in tv. In due scatoloni le lettere d’amore del Dopoguerra dal marito

Gianna e le sue migliori amiche: "Passeggio con loro e sono felice. Ho ritrovato fiducia nella gioventù"

Gianna e le sue migliori amiche: "Passeggio con loro e sono felice. Ho ritrovato fiducia nella gioventù"

Firenze, 23 novembre 2023 – L’amicizia senza età tra le due giovanissime sorelle di Monticelli e una novantenne di Legnaia raccontata da La Nazione lo scorso giovedì emoziona l’Italia. Aurora Sofia Romanelli, 18 anni, e la sorella Lucrezia Maria, 16, volontarie dell’Auser del Quartiere 4 nei torridi pomeriggi di quest’estate hanno stretto un legame speciale con una ragazza di tre quarti di secolo più grande di loro, classe 1934.

Aurora e Sofia hanno raccolto e raccontato le sue memorie; ma per lei inizialmente ritrosa ad apparire, le giovani avevano scelto il nome fittizio di Rosaria, come la loro nonna. Oggi l’anziana, rileggendo quelle parole e capendo il valore che può avere quella testimonianza per tanti giovani e anziani, per invogliare al volontariato, al confronto generazionale, decide di metterci la faccia: è l’ex violinista concertista Gianna Chigurno e cofondatrice con il marito Vittorio Boschi, 94 anni, di uno dei primi supermercati di Firenze, il Centro spesa alimentare Legnaia, sfociato poi nella A&O Market.

"Aver conosciuto queste ragazze mi ha fatto riprendere fiducia nella gioventù di oggi, di cui si sente di tutto – dice Gianna emozionata – Avevo chiamato perché cercavo un luogo di ritrovo per gli anziani. Mi rispose l’Auser e il giorno dopo arrivò il presidente Paolo Pranzini con le due ragazze. Mi fecero raccontare, io credevo finisse lì. E invece loro mi hanno richiamato. Sono un esempio per i giovani, ma anche per gli adulti: sono studiose, sportive, hanno hobby e interessi sani e questo è importante, perché la noia può avvicinare a amicizie insane. Sono le mie consolatrici: quando sono triste mi accompagnano a fare un giro per il quartiere e subito torna la serenità. Hanno un’umanità rara". Poi le guarda: "Mi raccomando, guardatevi sempre le spalle ragazze, e non tornate tardi la sera, perché la notte non gira bella gente".

E la storia approda a Pomeriggio Cinque: ieri le due studentesse del Galileo erano in diretta insieme a Gianna nella trasmissione di Myrta Merlino: "Tutto credevamo tranne finire in televisione a quest’età, diventare famosi a novant’anni e passa" ridono Gianna e Vittorio, guardandosi ancora negli occhi come due ragazzini innamorati. Perché tra lei, rifredina, e lui legnaiolo, fu un colpo di fulmine.

"Al Ponte alla Vittoria, nel ’53, stavo andando a una festa e la vidi che attraversava. Mi colpirono gli occhi, brillavano! Lasciai perdere la festa e l’amico... Com’era bella a vent’anni, ma per me sei sempre la stessa – ricorda Vittorio, volgendole lo sguardo – Lei praticava ambienti intellettuali. Andai ai suoi concerti. Quando ci parlai, mi resi conto che non potevo temporeggiare. Le dissi: ‘vengo a parlare con tuo babbo’" Così Gianna tira fuori due scatole di lettere ardenti d’amore che oggi, settant’anni dopo fanno ancora struggere le ragazze.

Aurora e Sofia ascoltano e stento trattengono le lacrime. "Carissima Gianna, sono passati solo tre giorni ma non vedo l’ora di rivederti. Ti voglio bene, ti penso tanto, ti darò una casetta con dentro tutto l’amore…".